Gerusalemme liberata
Letteratura italiana
Editore
Torquato Tasso nacque nel 1544. Ancora giovanissimo seguì il padre Bernardo in varie corti principesche, per ambientarsi finalmente presso gli Estensi a Ferrara. Inquieto e insofferente di carattere, cadde in disgrazia e, ritenuto malato di mente, fu recluso per sette anni nell’ospedale di Sant’Anna a Ferrara. Liberato, si stabilì a Roma, dove morì nel convento di Sant’Onofrio il 25 aprile 1595.
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poema epico-religioso
Sono passati circa 70 anni dalla pubblicazione dell’Orlando Furioso quando nel 1581 viene pubblicata la Gerusalemme Liberata (anche qui venti canti composti da ottave), ma nel frattempo sono accaduti eventi significativi: il concilio di Trento e lo spirito della controriforma hanno fatto calare una cappa di rigore su tutto il mondo cattolico e così non è più lecito sorridere. Tutta l’opera del Tasso è impregnata di ortodossia e grigiore ligio ai canoni della santa Romana Chiesa.
“canto l’arme pietose e’l capitano/che’l gran sepolcro liberò di Cristo
Tanto egli oprò col senno e con la mano/tanto soffrì nel glorioso acquisto”.
Il protagonista il “capitano” è Goffredo di Buglione, il comandante della prima (ed unica vittoriosa) crociata, circondato da uno stuolo di personaggi ora reali ora immaginari. Il tutto ovviamente condito con eroi della casa d’Este che anche in questo caso (come per l’Ariosto) è lo sponsor ufficiale della manifestazione. Tra tutti spicca Rinaldo d’este, uno dei protagonisti delle file crociate; personaggio storico, ma fino ad un certo punto, visto che “quello vero” era già morto prima che la crociata cominciasse…
Rinaldo avrà una storia d’amore con la bellissima Armida (l’alter ego della Angelica dell’Orlando Furioso), e farà fuori Terminator-Solimano, mentre il Rambo-Argante (altro campione delle file mussulmane) verrà ucciso dal principe normanno Tancredi d’Altavilla
La musa che il Tasso invoca per avere l’ispirazione è nientemeno che la Madonna e si scusa con la Vergine se ogni tanto “intesse fregi al ver” cioè se arricchisce la trama di particolari non reali.
Lo stile è molto lineare e non si hanno salti temporo spaziali tanto cari all'Ariosto nè storie intrecciate in puzzle inestricabili: la storia è una sola con un inizio e uno svolgimento e una fine e fila come un direttissimo.
Ma qui non ci sono ippogrifi e creature mitologiche: il sovrannaturale è gestito da angeli e demoni che combattono la loro battaglia nei favori dei buoni e dei cattivi. Ma una lettura attenta deve guardare oltre la trama: la Gerusalemme Liberata è un’opera unica in quanto riesce a fondere insieme l’epico ed il religioso, il mito e la storia. Il tutto senza fare torto a nessuno e senza provocare l’ira dell’inquisizione. E non era poco…