Poesia Poesia italiana Frammenti di sale
 

Frammenti di sale Frammenti di sale

Frammenti di sale

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

“Chi mi spazierà il cuore?” (La tua ombra). Questa domanda è uno dei saporosi frammenti lirico-religiosi, quindi ricchi di stupore e tremore (ma un tremore pacificato, affidato), che come grani di sale grosso compongono questa raccolta. Sì, perché anche gli aspetti più dolorosi dell’avventura umana (si veda, ad esempio, la poesia A Yara) sono trattati con la fiducia in un Altro che salva, conforta, illumina, condivide, ascolta. Camminare fra questi versi musicali e vibranti è come percorrere un sentiero di montagna meravigliati dalla bellezza di un panorama (“Alte cime guardano / con occhi di neve e sole”, Autunno) e percepire il vento come un balsamo, quasi il suono di un flauto dalle note tese, dolci e abissali che allargano l’anima immergendola.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Frammenti di sale 2013-05-08 07:33:32 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    08 Mag, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Mistico abbandono

C’è una spiritualità soffusa nelle liriche che compongono questa silloge, un’ascesi che si concretizza in un abbandono mistico frutto di interazione con il Creato, un afflato spontaneamente riflesso in chi vi si considera solo umile parte, senza pregiudizi, né animo di prevaricazione.
In fondo nella natura, che ci comprende, possiamo sempre ritrovare, purché lo vogliamo, quell’energia trascendente, quel senso dell’immenso da cui la frenesia collettiva di una vita irrazionale ci allontana sempre di più.
Chi si aspettasse da una suora poesie prettamente religiose non potrà che restare deluso, per quanto l’impregnante spiritualità, la continua meraviglia che sgorga dalla penetrazione nella natura assurgono inevitabilmente a una profonda devozione per Chi ha creato questa meraviglia. E le parole fluiscono armoniose, si susseguono, si concatenano intrise di stupore, dando luogo a un’atmosfera sospesa che avvince e convince il lettore. Sembra che sia l’anima a parlare, a raccordarci con lo spirito immenso della natura, un’energia inesauribile da cui è piacevole farsi travolgere.
Ma ci sono anche riflessioni esistenziali, stacchi da quella trascendenza a cui ci si volge, pur tuttavia misurati, constatazioni che acquisiscono consapevolezza sul chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, come in Beduini dell’eterno (Vestiti di foschia / come fantasmi d’una carovana / di sabbia siamo / anche noi. / Beduini dell’eterno / accampati / sotto le tende / della vita. / E attendiamo. / Che la stella ricompaia / nella notte / a guidarci sulla pista / del nostro destino.).
La cognizione del presente, la nostra materialità soccombente al fato non è quindi disgiunta dalla possibilità di cercare, andando oltre il nostro semplice contingente, le risposte a tutti quei perché che consciamente, o inconsciamente, ci assillano fin da quando muoviamo i primi passi. E Mariangela De Togni ha cercato, ha sempre cercato, trovando la soluzione di questi assilli in un’Entità superiore, che si manifesta nei prodigi del creato (…/ Ti ho sempre cercato. / Nella luce che cambia / le sponde della mia terra. / Nei grappoli del glicine viola. / Nei carruggi ombrosi di pilastri / e archi dove si rincorrono / eco profonde / intrise di lontananza / e di essenze./…).
In un’epoca in cui spesso il poeta appare disorientato sul senso dell’esistenza trovare chi lo cerca guardando fuori e scrutandosi dentro, in una correlazione del tutto spontanea, appare la soluzione universale per dare un’impronta alla propria vita, per ritrovare quel candore che la civiltà tecnologica ha soffocato. Non è forse il sesto senso, che più non abbiamo, ma è la cognizione di far parte di un disegno talmente grande e complesso da non poter essere capito; resta sempre, comunque, la gioia di esserne protagonisti, se pur alquanto umili, granelli di sabbia mossi dal vento divino.
E tutto questo con versi armoniosi, con una musicalità che appaga l’orecchio, ma che consente anche al messaggio di fluire leggiadro fino al cuore.
Frammenti di sale è una gran bella silloge, completa, equilibrata, una di quelle, poche, che nel tempo si tornerà a rileggere con vero piacere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il porto sepolto
Vita d'un uomo
Adelchi
L'ultimo turno di guardia
Uno più uno fa uno
Aforismi e magie
Poesie dell'indaco
Diavolo di sabbia
L'ennesimo angolo
Haikugrafia
La strada dei colori
Se non mi confonde il vento
Forza e libertà attraverso Alda Merini
I passeri di fango
Cento poesie d'amore a Ladyhawke
Haiku della buona terra