Allora splenderò. Il tempo è una carezza
Letteratura italiana
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L’universo dentro
L’universo dentro, perché questo è quello che contiene l’uni/verso di Elisabetta Vatielli e di cui queste poesie non sono che la “lacrima” - la poesia - quella parte “visibile” della sua “anima”. L’espressione del suo “massimo dolore” e della sua “massima gioia”, niente di lacrimoso, per intenderci, più la punta di un iceberg ancora tutto da scoprire, leggendolo, questo “Allora splenderò” e allora davvero splenderà, nell’occhio di ognuno, lettore, la lacrima/anima che ognuno di noi possiede e che la poesia è in grado di riaccendere. Per riscoprirci affini, non più soli, forse, ma in grado di brillare di luce intensa.
Indicazioni utili
L'incanto del mondo attraverso la vista interiore
Ariosità dei versi e linearità della costruzione lirica, in questi testi, nascono da un'interiorità che non si chiude in sé stessa ma si apre all'introspezione per meglio comprendere il mondo nella sua essenza, nella sua trasparenza. È il cammino della notte in attesa dell'aurora, in cui gli angeli giocano «a strapparsi le ali» - eppure l'«invisibile tesoro» celato nel profondo guida verso la meta.
Rileggere questo libro è stato ritrovare me stesso nelle parole di un'altra persona, come in "Pioggia", quadro impressionistico dalla forza tenue e incantata, («Il giardino piange / in un fumo di nebbia / e lacrime / ricoprono l'alloro»...).
Elisabetta Vatielli canta un mondo oltre l'apparenza e la precarietà, perché «non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi» (Saint-Exupéry).