Zorba il greco
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Di Semplicità Virtù
Un altro incontro casuale con uno splendido testo, indimenticabile, “Zorba il greco” ! Tutti , o quasi tutti, conoscono il film , ma quanti hanno letto il romanzo ? Personalmente conoscevo solo il titolo come film e per qualche strana ragione non l’ho mai voluto vedere, qualcosa mi spingeva ad evitarlo; poi sono casualmente venuto a conoscenza del romanzo e di questa nuova edizione, che una piccola casa editrice, ci ha riproposto restaurando la traduzione e aggiungendo la prefazione dello scrittore, fondamentale ai fini della comprensione del romanzo stesso . Nota molto importante è anche l’adattamento del titolo, che in greco è “Parole e opere di Alexis Zorba” che già in questa veste secondo me avrebbe avuto molto più valore rispetto a “Zorba il greco”, in quanto è di questo che si parla .
Un romanzo che sfiora la filosofia, uno splendido racconto che parla dei bisogni dell’uomo, delle sue necessità primitive, e ci da degli ottimi spunti di riflessione sui veri valori che ormai si stanno perdendo. Un inno alla semplicità.
Zorba è stato per tutte le pagine del libro al mio fianco, come un anziano mentore. Nella sua cruda e primitiva anima fioriscono la bellezza del genere umano, ci consola e ci accompagna con umiltà sulla strada verso l’illuminazione; servendoci soluzioni semplici ai più grandi e contorti quesiti cosmici. Tra una canzone sotto le stelle, una notte di bagordi con la sua Bubulina, un imprecazione e un ricordo, Alexis Zorba è diventato un caro compagno. Anche io , come il suo “padrone” (l’io narrante che lo ritrae su carta) cresco e mi schiudo come un bozzolo di larva maturo. E’ un romanzo di formazione adulto, che si staglia sullo sfondo di una creta straordinaria, fatta delle sue case bianche, dei suoi paesaggi arsi dal sole bagnati dal suo mare indaco sotto cieli stellati. Spesso mi sono sentito come se fossi stato li, accanto a loro, attorno al fuoco, a mangiare castagne e capretti, a bere vino e ad ascoltare le parole di questo uomo saggio dalle mani grosse, dal vissuto ruvido e dal viso smunto. A parlare d’amore, di dio, di donne e di vita.
Il romanzo si pone come il confronto tra due esseri che si fonderanno in una virile amicizia, profonda ed eterna: il Padrone, erudito scriba fatto di ideali utopici, proprietario di una miniera di lignite, afflitto dai grandi interrogativi dell’ uomo. E Zorba : l’essere integrale, primitivo, ignorante e lavoratore, ma saggio e illuminato, che gode dei piaceri della vita perché a suo modo ne ha colto il senso, che forse può sembrare banale ma che in realtà è una risposta che abbiamo davanti agli occhi tutti i gironi . I temi che li porranno a confronto sono il rapporto uomo donna, la religione e il rapporto con dio, l’esistenza dell’anima, la morte e il senso della vita. Ma non aspettatevi un saggio, anzi, sarà tutto posto in prosa con umiltà, semplicità e schiettezza . Con uno stile asciutto in un susseguirsi di aneddoti più o meno avvincenti.
Zorba Alexis e Catesio:
Cartesio ha detto “penso quindi sono” Zorba a questa affermazione risponderebbe “ Che il diavolo ti porti Cartesio ! sono quindi godo !”
Zorba e ciò che lo circonda:
Guarda ogni cosa come se fosse la prima volta che la osservi, potrebbe essere l’ultima.
Da leggere assolutamente !