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Zana, l'inglese
Zana Muhsen. Nell'Inghilterra degli anni Ottanta si è molto sentito parlare di questa ragazza e di sua sorella Nadia, vendute dal padre yemenita e “sposate” a loro insaputa.
Le due sorelle, quindici e tredici anni, partono entusiaste alla volta dello Yemen convinte di trascorrere una vacanza esotica di qualche settimana, ma Zana ci resterà otto anni e Nadia...il caso di Nadia resterà a lungo, troppo a lungo, una ferita aperta.
“Facevo sogni d'amore, volevo l'amore. Loro hanno saccheggiato tutto questo”.
Non c'è più spazio per l'amore in una terra ostile e arretrata, ed è soprattutto l'odio a sorreggere la protagonista di questa storia vera. Odio e orgoglio contro il “suocero” che la picchia selvaggiamente e le impone lavori sfibranti, odio e disgusto per il “marito” ragazzino che la stupra quasi ogni notte: “Non avranno la mia sofferenza, la rifiuto anche a me stessa. Pietra sono diventata e pietra resterò”.
Nadia, la sorellina minore e più debole, finisce per chiudersi in un'apatia rassegnata, “morta vivente”, sfiancata da continue gravidanze.
Zana invece non si rassegna, lei sopravvive solo per tornare a casa e stringe i denti per aggredire e resistere: “Con le mani più o meno bruciate e il cuore a pezzi sono sempre io: Zana, l'inglese”.
La ragazzina occidentale, “l'impura” di Birmingham presa di mira da una suocera malvagia, dovrà sopportare attacchi di malaria e la tortura di un parto difficile, imparerà ad arrostire focacce a mani nude sulla fiamma, a trasportare in testa bidoni d'acqua, a scrostare mucche rachitiche e pecore, a vangare con attrezzi rudimentali, ma non accetterà mai di piegarsi ad usi e costumi di un paese retrogrado e maschilista. Venduta nel corpo, resta libera nella mente: “La libertà è dentro di me. E' un privilegio sapere che siamo tutti uguali”.
La libertà è un minuscolo spiraglio di luce che lei, con i cinque sensi perennemente allertati, riesce a scorgere nelle tenebre, e arriverà perché fortemente voluta, dolce e amara.
Non smetterà mai di lottare per la sorella rimasta nello Yemen, chiedendo aiuto alle autorità e ai media, sbattendo contro insormontabili ostacoli burocratici, incassando rifiuti: “Non cederò mai, Nadia, te l'ho promesso”.
Non ha ceduto e, sebbene non confermato da canali ufficiali, pare che alla fine abbia davvero vinto.
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Una finestra sul mondo delle donne in Yemen
Sembra la trama di un film.. purtroppo è una storia autobiografica.
Scritto in modo coinvolgente e molto scorrevole questo libro mi ha commosso e fatto conoscere la situazione assurda in cui vivono le donne in paesi mediorientali e meno evoluti.
é sconvolgente come al giorno d'oggi delle bambine vengano vendute come mogli, costrette a fare lavori pesanti, a subire violenze sessuali e a stare sottomesse incondizionatamente.
Una finestra in un mondo dove la libertà non è un diritto.
Zana è riuscita a scappare, ma ha lasciato un figlio, una sorella e dei nipotini.
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Agghiacciante
Ho letto questo libro diversi anni fa e purtroppo non mi ha mai abbandonata. Dico purtroppo perché questo libro mi ha trasmesso ansia, tristezza e soprattutto molta rabbia. Non mi dilungherò oltre anche perché non è facile spiegare il contenuto del libro senza farlo cadere nel banale (cosa che non è assolutamente!) e la moltitudine di sentimenti che scatena nel lettore. Vi garantisco che questo libro vi toccherà il cuore.
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vendute
Ho letto questo libro pochi anni fa e lo ricordo perfettamente come se l'avessi finito ieri. E' la storia di queste due sorelle che vengono date in spose poco più che bambine, con il matrimonio per loro arriva una vita piena di violenza, fatta solo di doveri e priva di dignità. La cosa triste è che questa non è solo la sorte di queste due ragazzine, ma quel mondo purtroppo è popolato da tante, troppe, "Zana e Nadia" che vivono in queste condizioni e se sono fortunate il prezzo che devono pagare per essere libere sono i figli. E' un libro che si legge in poco tempo, una scrittura semplice e molto scorrevole.
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Bestie
Agghiacciante resoconto della storia di una delle tante bambine vendute in spose ancora oggi nel terzo millennio.
Ancora oggi bambine, ragazze, donne vengono massacrate, uccise, distrutte come individui e come entità non degne di esistere.
Nell'epoca della chirurgia estetica, dei reality, delle veline & co. non vogliamo credere che in buona parte del mondo le donne non abbiano ancora alcun diritto. Anche qui nella nostra occidentale Italia, giovani donne vengono uccise dai famigliai perchè osano dire no. Altre vengono fisicamente e mentalmente sfigurate...e sembra nessuno faccia niente...
La legge non fa niente..la giustizia arriva dopo...forse.
Non è un romanzo, è una triste e straziante storia vera che consiglio vivamente a chiunque, anche giusto per capire cosa sta succedendo in giro per il mondo e che la parola rispetto non ha lo stesso significato per tutti.
A colei che ha appena letto questa storia e sta per chiudere il libro, dico: non lo dimenticare, aiutami, lascia che risuoni in te il mio grido e quello di tante altre donne, tutte quelle che la legge dimentica e tradisce, dove il diritto è fatto dagli uomini e per gli uomini, che le considerano meno che bestie e rubano loro corpo, anima e figli.