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Letteratura straniera

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Un viaggio fantastico nell'immane tragedia dell'Olocausto rivissuta attraverso la sensibilità dei protagonisti. Un mondo segnato dal dolore e dalla distruzione che cerca di reinventare con la forza dell'immaginazione la realtà della vita.



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Vedi alla voce amore 2011-12-17 08:19:22 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    17 Dicembre, 2011
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Una difficilissima Matrjoska

E' considerato un capolavoro, ma io l'ho trovato difficilissimo da leggere. Le prime cento pagine sono un libro nel libro dopodichè l'architettura del romanzo prevede un primo capitolo, in cui c'è già tutta l'essenza del romanzo, i personaggi principali e secondari, le domande e gli enigmi. Da questo primo capitolo "gomitolo", perchè aggrovigliato, nascono tre possibili scioglimenti, che corrispondono ai successivi tre capitoli: lo scioglimento poetico, quello drammatico o teatrale, quello scientifico, che è una specie di enciclopedia, con tanti piccoli capitoletti dedicati all'analisi di alcuni aspetti della vita. Il messaggio dell'autore è parlare dell'Olocausto alle nuove generazioni. Però i fili del romanzo sono innumerevoli, ci si perde in mezzo, lo stile e le scelte linguistiche sono molto originali perchè sembra una lettura in continuo affanno. I percorsi narrativi sono troppo tortuosi e complessi ed è un libro che è facile abbandonare. Consiglio di leggere, prima di cominciarlo, la prefazione: io normalmente la salto, ma in questo caso è un aiuto alla lettura.

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