Uno stupido angelo
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dissacrazione natalizia...
Cosa c'è di meglio di un romanzo dissacrante atto a prendere poco sul serio la festività del Natale? Io avevo proprio voglia di passare queste feste natalizie con una lettura leggera e divertente, ed è per questo che la mia scelta a tema di quest'anno si è orientata verso questo libro di Moore, il cui titolo è tutto un programma. Le premesse c'erano tutte, e la storia parte bene, permeata da una leggera ironia, situazioni al limite del grottesco e tanta surrealtà. Essendo il primo libro di Moore che leggo non ho parametri di paragone, però ho saputo che molti dei personaggi del romanzo sono comparsi in altri libri, ed è probabile che i fan dell'autore potranno godere di questa accortezza e affezionarsi maggiormente alla storia rispetto a chi come me non aveva ancora avuto il piacere di conoscerli. Non so se sia a causa di questa mia "lacuna", ma in generale il libro, nonostante le ottime premesse e potenzialità, non è riuscito a soddisfare le mie aspettative, che in questo caso (visti gli incredibili consensi riscossi tra i lettori e la trama accattivante come non mai) erano altissime. Già... faccio spesso l'errore di riporre troppa fiducia nei libri che mi ispirano, ma come si fa a restare indifferenti davanti a una cover così carina e a una trama così originale? Non fraintendetemi, "Uno stupido angelo" è DAVVERO un romanzo umoristico degno di questo nome, e ci sono alcune scene che strappano più di una risata (vi basti pensare a degli zombi che vogliono andare all'Ikea...) ma dopo un promettentissimo inizio ho trovato che la storia si perda un po', le vicende risultano sconclusionate, l'umorismo alla lunga è ripetitivo e l'interesse per la vicenda è andato scemando. Ripeto, non un brutto romanzo, se cercate spensieratezza e comicità (un po' demenziale) qua la troverete, solo che io da un romanzo umoristico cerco di più, cerco anche una storia che mi appassioni... questa non mi è sembrata niente di speciale.