Una vita allo sbando
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Opinioni inserite: 4
Una storia deprimente.
Sono arrivato alla fine di questo romanzo per mera "tigna". E' tra le cose più deprimenti che abbia mai letto. Non dubito sul fatto che, nella realtà, personaggi come quelli descritti possano esistere, mi chiedo, però, se valga la pena - tanto più in assenza di qualsivoglia introspezione psicologica - scriverci sopra 220 pagine. Una storia noiosa, pesante, claustrofobica. E visto che l'autrice ha voluto, comunque, raccontarla, avrebbe dovuto perdere un po' più di tempo a farci capire cosa passasse nella mente dei vari soggetti (dei due principali, in particolare), che, così come descritti, appaiono invece una sorta di esseri inanimati che agiscono a livello praticamente vegetale.
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Mah....
Io odio le ostriche.
Odio anche il tartufo.
Ah e i formaggi super stagionati,di quelli che ti vengono serviti stile ostia con le loro marmellate,e che vengono considerati pregiati.
Mi fanno schifo.
Lo so che state pensando:”Ally ma che ce frega?”
Giusta obiezione,ma lasciatemi spiegare.
Questo libro mi ha lasciato lo stesso tipo di sensazione.E’considerato un romanzo raffinato e la Tyler una ottima scrittrice….ma io non sono riuscita a gustarlo minimamente
.Anzi,mi sono chiesta come gli altri potessero considerarlo tale.
Lo stile è estremamente semplice,ordinario,scorre via ma non lascia traccia.
I protagonisti una banda di inetti che si lasciano vivere:non c’è alcuna passione in nulla di quello che fanno.
La trama potrebbe anche essere interessante,se dietro ci fosse stato il percorso psicologico dei protagonisti di cui sopra.Ma non c’è o almeno io non sono riuscita a trovarlo.
Leggevo,leggevo e aspettavo che tutto cominciasse,che il libro partisse.
Ma sono arrivata all’ultima pagina portandomi dietro una sensazione di piattezza.
Mi è sembrato onestamente un vago tentativo di romanzo americano,alla Franzen per intenderci,ma è solo apparenza.Dietro e dentro questa storia….non c’è davvero niente per me.
Sopravvalutato,come le ostriche.
E adesso vado a mangiarmi un bel panino mozzarella e peperoni.Decisamente meglio.
P.s.:Mi sono appena accorta che questa è la mia 100esima recensione.Non so se auto-festeggiarmi o smettere di rompervi le balle con le stupidate che scrivo U_U
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Una vita allo sbando - commento di Bruno Elpis
In questo romanzo l’autrice di “Per puro caso” ci propone un'altra storia “pazzesca” nel suo stile inconfondibile: con pacatezza racconta la vicenda di Evie Decker, diciassettenne che si incapriccia di un cantante da strapazzo, Drum Casey, dicianovvenne egocentrico che si esibisce all’Unicorn con l’amico-produttore David. Delle interpretazioni musicali di questo singer troviamo traccia nelle sconclusionate frasi che condensano una poetica musicale di incerta collocazione (trash? Kitch?)
La poco più che adolescente Evie - spalleggiata dall’amica “cicciona”, Violet - si fa notare, con le sue forme tondeggianti, attraverso un gesto decisamente inconsulto. Da questo episodio nasce una bizzarra relazione con il cantante: il rapporto procede in modo estrinseco rispetto ai due protagonisti, passando attraverso un matrimonio surreale organizzato in pochi giorni, “all’americana” e all’insaputa dei rispettivi genitori.
Trovo sorprendente come Anne Tyler riesca a creare storie vagamente assurde con uno stile stralunato, ipnotico, raccontando una serie di fatti e situazioni ordinarie e fintamente “normali”. Anche i personaggi compaiono per il loro aspetto più esteriore e superficiale, descritti in una serie di azioni che sembrano procedere per inerzia o in dialoghi al limite della credibilità. Perfino quando intervengono fatti gravi o importanti, magari contemporaneamente: il concepimento di un figlio, la morte del padre, il tradimento sentimentale e la separazione coniugale. Una modalità davvero originale per narrare, nel romanzo, la crescita psicologica di una ragazza che afferma la propria individualità e il proprio carattere lasciandosi alle spalle le bizze dell’adolescenza.
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Un bel romanzo di formazione
Ambientato nell’America di fine anni settanta, “Una vita allo sbando” è davvero, come è stato definito, un libro poetico e realistico allo stesso tempo.
La protagonista, Evie Decker, è orfana di madre, e vive con il padre, un professore di matematica che fatica a comprenderla, e passa le giornate a leggere romanzi d’amore.
Un po’ in sovrappeso e poco interessata alla musica, e a tutto ciò che la circonda, si innamora di un cantante rock sentito alla radio.
Per lui compirà azioni e farà scelte non sempre dettate dal buon senso ma che la porteranno a raggiungere la maturità, scoprire il coraggio delle proprie scelte e trovare un’identità adulta.
Una storia semplice ma non banale, non scontata, uno stile semplice che vi terrà incollati al libro.
Guanda euro 16