Una testa mozzata
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Opinioni inserite: 6
Welsh dalle polveri un po' bagnate
Meno rabbioso, scurrile e squilibrato del solito. Non c'è ombra dell'irriverenza di "Tolleranza zero" o Porno", neppure della ferocia e del malessere di "Trainspotting" o "Il lercio", anche l'ironia in stile "Colla" (sempre con uno sguardo ficcante sul sociale) pare stemperata.
L'autore scozzese sembra un po' in vacanza nell'occasione, narra di una storia d'amore e riscatto, ovviamente a suo pittoresco modo, ambientata in un sobborgo di Edimburgo tra un fantino fallito e una danarosa ragazzetta.
Sempre piacevole il differente approccio di scrittura a seconda di chi narra i fatti, con alcuni passaggi (come quello del sermone) a dir poco esilaranti. La storia però stenta ad in ingranare, soprattutto se paragonata al delirante mondo, soprattutto proletario, che Welsh riesce regolarmente ad inquadrare con sguardo lucido e disincantato. Non c'è la solita cupezza, mista ironia e cinismo. E' più un divertissment scorrevole con isolati lampi creativi.
Nel complesso piacevole, anche se minore.
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Una lettura atipica
La penna di Irvine Welsh sforna un altro libro interessante. Lo scrittore scozzese si affida ad una trama piuttosto semplice, che ruota attorno a due personaggi autodiegetici: Jason King e Jenni Cahill, i quali descrivono in prima persona le loro vite poco esaltanti. Il primo, 26enne dalla statura eccessivamente minuta, è dedito a lavori di poco conto e talvolta umilianti. La protagonista femminile è una cavallerizza di scarso talento che prova repulsione nei confronti di Jason.
Tra colpi di scena e situazioni paradossali, l'alcolista King e la bella Cahill vedono le loro storie unirsi a poco a poco. Perché l'autore, con grande sapienza narrativa, trasporta il lettore verso un finale divertente intrecciando magnificamente idee ed azioni dei due protagonisti. Lo stile narrativo, seppur denso di parolacce, è particolarmente scorrevole e permette di leggere il libro, di 245 pagine, anche tutto d'un fiato.
Come d'abitudine per i libri di Welsh, è presente una caterva di riferimenti espliciti al sesso. I tanti personaggi strampalati che popolano il libro, accomunati dalla voglia di evadere dalla monotonia della vita della piccola città, conferiscono la giusta dose di ironia ad un testo che critica sottilmente alcune abitudini della vita associata.
Una lettura sui generis, che rimarrà impressa al lettore. Nel bene o nel male.
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Sorprendente
Lo stile è il suo, può piacere o non piacere, ma è il più adatto a descrivere situazioni disagiate di periferia..
Sorprende la dolcezza che si nasconde nell'animo di Jason King, ragazzo cresciuto tra alcool e botte. Dolcezza capace di far nascere una bellissima storia tra i due protagonisti.
Io comunque sono di parte, troppo appassionato a questo crudo realismo che contraddistingue la sua prosa!
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Per molti ma non per tutti...
Periferia di Edimburgo, un giovane non più tanto giovane , sfaccendato insoddisfatto di se stesso, dei soliti lavoretti precari e dei rapporti con l'altro sesso, complici un aspetto non proprio da Apollo e un approccio decisamente maldestro e volgarotto.
Una giovane ragazza depressa con manie suicide che non ha il coraggio di liberarsi dalla vita che gli altri le hanno cucito addosso per vivere la propria.
Fino a quando non si incontrano e come si dice : l'unione fa la forza.
Una coppia improbabile che però si completa ed insieme troveranno il modo di fuggire da quella piccola e meschina realtà provinciale che li soffoca per andare a vivere lontano , non la vita stelle e luci che si sogna da ragazzini ma almeno la loro vita, quella che si sono scelti e per la quale lottano ogni giorno.
Intendiamoci: siamo lontani anni luce dalla riuscitissima parabola della vita di Trainspotting ma Welsh strappa comunque qualche risata e ha qualche sprazzo buono dei suoi, certo non è una lettura per tutti perchè l'autore è probabilmente molto realistico nel creare i personaggi e di conseguenza parecchio "colorito" nel linguaggio e nel creare situazioni quasi paradossali un pò sopra le righe.
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Un racconto piacevole
Niente a che vedere con quel capolavoro assoluto di Trainspotting. Il romanzo stenta un po' a decollare, descrivendo la situazione monotona e senza acuti di due ragazzi di provincia, che non hanno niente da fare se non trascinarsi e sopravvivere al grigiore della vita nel Fife. Ma poi in effetti Welsh decolla, e a sprazzi ritroviamo il talento di un narratore capace di inventarsi situazioni estremamente paradossali e colpi di scena. L'idea del doppio narratore, non originale, è comunque ben realizzata e dà alla storia una piacevole dinamicità. Alla fine, ripeto pur non riuscendo mai a raggiungere le vette di Trainspotting, ne viene fuori un racconto interessante e piacevole.
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il fantino e la bellona
divertente, scorrevole, emozionante.
welsh cambia genere, e si sposta dalle storie che l'hanno reso famoso a qualcosa di più classico: una storia d'amore.
ma lui è welsh, e la storia d'amore non può essere meno classica di così.
pungente e beffarda, fa sorridere fino alla fine, con una volgarità che spesso non si addice ad una storia d'amore.
ma welsh è così,la sua scrittura è sempre la stessa, ricca di metafore e fantasticamente esplicita.
cambia genere e scrive un piacevolissimo libro che troverà fan non solo negli irvine-addicted...