Una stanza piena di sogni
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Recensione della Redazione QLibri
Ce la puoi fare, Josie!
Un racconto fremente di vita, ricco di personaggi credibilissimi.
La storia si dipana senza strappi né nodi, niente salti temporali o flash back, nessun bisogno di tornare indietro ogni tanto per riannodare fili persi. Prosa fluida, elegante, fresca.
Trama non originalissima ma ricca di eventi senza essere ingarbugliata e inoltre credibile e ricca di descrizioni di una New Orleans della metà del secolo scorso che appare proprio come ce la immaginiamo e come in effetti deve ancora essere: con il suo fiume misterioso e lento, le sue strade pericolose di notte, con il folklore creolo e i suoi riti voodoo.
Città attraente e torbida, New Orleans è il luogo in cui Josie lotta da sola per costruire la sua vita e per allontanarsi dal bordello in cui sua madre vive e lavora. Josie prova repulsione per quel mondo ma sa attraversarlo senza sporcarsi, forte e ricca solo delle sue capacità e del suo carattere positivo che le fa superare anche la sofferenza di non aver mai ricevuto un gesto d'amore da sua madre, donna bellissima ma gretta e anaffettiva.
Il sogno di affrancarsi da quell'ambiente passa attraverso il tentativo di iscriversi a una prestigiosa università, a migliaia di chilometri da là, dove nessuno sa chi è sua madre e lei potrebbe finalmente essere solo se stessa.
La vita è una corsa ad ostacoli per Josie che per forgiare il suo futuro ha a disposizione pochi mezzi ma può contare sull'affetto e sulla stima di molte persone e di due uomini che le sono accanto e che la amano in silenzio.
È un romanzo che parla di affetti, di amicizia, di amore, di speranza, in cui non mancano personaggi cinici e bari immersi in un'atmosfera cajun che aggiunge colore e profumo alla vicenda.
Josie è uno di quei personaggi capaci di uscire dalle pagine e diventare reali accanto al lettore, di quelli che dopo la parola "fine" continuano ad aleggianti intorno costringendoti a rimandare l'inizio di un nuovo libro per trattenerli ancora un po'.
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Mia madre è una prostituta. non una di quelle volgari, che battono il marciapiede. in realtà lei è piuttosto carina, abbastanza raffinata e ha dei bei vestiti. ma va a letto con gli uomini in cambio di soldi o regali e, stando a quel che dice il vocabolario, ciò fa di lei una prostituta.
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Opinioni inserite: 7
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Spoiler: Una stanza vuota
Il libro sicuramente è scritto bene, su quello non discuto, si legge tranquillamente, molto scorrevole e piacevole. Però la trama mi ha deluso molto, per quasi tutto il libro si racconta di una storia come mille altre, un po' scialba senza un vero è proprio punto di interesse, senza niente che ti trascini o ti faccia venire voglia di continuare. La storia è una storia triste e difficile ma è una come tante altre di quei tempi, non trovo niente che sia riuscito ad appassionarmi, per non parlare del finale che forse è l'unica parte che almeno ti prende, però personalmente la trovo molto scontata, il solito "bel finale", o quasi, sarebbe stato molto più interessante e vero se Jo avesse ceduto a Lockwell se alla fine non fosse riuscita a colmare il debito. allora si che sarebbe stato un finale sconvolgente, duro e sopratutto vero. Però purtroppo poi sicuramente il libro avrebbe deluso tutti quelli che si aspettano sempre un bel finale e avere l'illusione che tutto vada bene scordandosi che la vita è molto più dura.
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Sogni e realtà nella New Orleans anni 50
Una stanza piena di sogni racconta la storia di Josie una ragazzina diciassettenne che vive nella New Orleans degli anni '50.
Vive da sola, in una stanza sopra il negozio di libri dove lavora, lontana da una madre arida e egoista ma vicina a tanti libri che le permettono di viaggiare e coltivare i suoi sogni. Si, perchè la piccola Jo sogna un futuro diverso da quello che tutti si aspettano da lei, coltiva il suo sogno quasi di nascosto timorosa che la vita come spesso accade lo rubi...
in questo contesto, in un'ambientazione quasi scenografica con tanti personaggi secondari che possiedono carattere e carisma la lettura prosegue e scorre via...
perché lo stile è diretto, concreto affascinante cosi come lo sono le vicissitudini della nostra Jo, forse unica pecca l'inizio ma la lentezza iniziale si supera presto..
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Una stanza piena di sogni, piena di noi
Una stanza piena di sogni è un titolo che s’intona perfettamente con l’immagine di copertina dove una giovane donna, con lo sguardo sognante, guarda chi la sta osservando. Attorno file intere di libri e davanti a lei una grande finestra. La finestra sul mondo, la finestra sul sogno. Colorata con tinte tenui e delicate, l’azzurro prevale fino a scontrarsi drasticamente con il pavimento scuro su cui poggiano i piedi di quella silenziosa ragazzina che non smette di guardare chi la sta osservando. Il suo nome? Josie Moraine, diciassettenne che vive in un quartiere degradato di New Orleans, negli anni ’50, anni di degradazione, corruzione e criminalità.
L’ambientazione fornita fin nei minimi particolari dall’autrice ci regala l’affresco di una città piena di contraddizioni, divisa drasticamente in quartieri ricchi, operai e nel quartiere dove vive la protagonista chiamato Quartiere Francese. La storia è popolata di personaggi perfettamente orchestrati intorno a Josie, che su di loro si staglia come l’immagine di una giovane donna forte e determinata, ma non per questo meno sognante. Josie lavora in una libreria e fa le pulizie nel bordello dove la madre fa la prostituta. Da lei non ha mai ricevuto un gesto d’affetto ma soltanto cattiverie e inganni, perché la donna che l’ha messa al mondo non prova nessun istinto materno per la sua creatura. E’ un personaggio negativo a tutti gli effetti persino più di Willie, la vecchia maitresse del bordello, che pur essendo una donna dura e fredda dimostra più di una volta il suo senso protettivo verso Josie. La ragazza vive da sola in un stanza sopra la libreria, quello è il suo rifugio segreto, il mondo pieno di storie e di libri che allenta la solitudine e il dolore delle sue giornate. Ed è così che tra una pagina di Dickens e una di Fitzgerald cerca di dimenticare la sofferenza di non sapere chi sia il padre e di sentirsi costantemente abbandonata. Sogna una vita diversa, di poter andare all’università e dimostrare a se stessa di non essere come la madre.
Altri personaggi si muovono dolcemente intorno a Josie, come Patrick, il ragazzo che lavora con lei in libreria, oppure Jesse il fioraio che segretamente è innamorato di lei. Sembra che tutti quelli che la conoscono siano pronti a proteggerla e a volerle bene tranne la madre. Questa consapevolezza innesca nel suo animo la voglia di scappare e di trovare il padre mai conosciuto. Un sogno che sembra realizzarsi quando appare Hearne, un uomo sensibile ed affascinante, amante come lei della poesia di Keats e capace di preoccuparsi della sua salute e della sua vita. Josie sogna che lui possa essere il suo vero padre ma questa fantasia viene presto interrotta dalla morte misteriosa dell’uomo di cui viene accusata proprio la madre. Un colpo duro e terribile per la sopravvivenza di quella stanza piena di sogni le cui pareti adesso tremano incessantemente di morte e paura.
Pubblicato da Garzanti nel 2013, Una stanza piena di sogni di Ruta Sepetys è un libro intenso e commovente. E’ facile amare fin da subito Josie, com’è altrettanto facile lasciarsi coinvolgere da un racconto pieno di umanità e di realismo, di sentimenti veri e sofferti. L’impianto narrativo lo rende un romanzo di formazione che ricorda quelli di Dickens, autore che viene spesso citato. Molti sono i temi trattati, dall’omosessualità al razzismo, dalla criminalità alla degradazione, tutti abilmente resi tanto da indurre riflessioni lunghe e profonde. Una stanza piena di sogni è un romanzo che omaggia i libri, quelli veri, quelli che insegnano a vivere e a costruirsi una vita migliore. La stanza di Josie non è solo un rifugio, non è un mondo in cui rinchiudersi per sempre, ma è un punto d’appoggio da cui trarre forza e voglia di vivere. Non è un punto di arrivo o di stasi, ma è una stazione di partenza per costruire anche ciò che ancora non esiste. Tutto è raccontato in modo delicato anche se parla di una realtà che sporca, in cui ci si ferisce e in cui bisogna necessariamente guarire per andare avanti. Per questo non è una fiaba, ma può essere un piccolo grande sogno, perché i sogni si realizzano, basta che ci sia una stanza in cui tenerli al sicuro, proteggendoli senza dimenticarli. Ma
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Il desiderio di una scelta
"Mia madre è una prostituta. Non una di quelle volgari, che battono il marciapiede.In realtà lei è piuttosto carina, abbastanza raffinata e ha dei bei vestiti. Ma va a letto con gli uomini in cambio di soldi o regali e, stando a quel che dice il vocabolario, ciò fa di lei una prostituta.Cominciò a lavorare nel 1940, quando io avevo otto anni e ci trasferimmo da Detroit a New Orleans."
La voce narrante è Josie Moraine.Una ragazza di diciotto anni che vive in una stanza sopra la libreria dove lavora e che la mattina fa le pulizie a casa di Willie Woodley dove "lavora" sua madre.
Le sue origini la perseguitano e spera di poter andarsene da New Orleans.
Essere semplicemente Josie e non la figlia della prostituta.
Lei è intelligente e furba.Infatti fa del suo meglio per tenersi a distanza dal seguire lo stesso destino della madre.
Intanto si rifugia nei libri e mette i soldi da parte per andare all'università.
Un giorno al negozio arriva Hearne, un uomo gentile che le fa desiderare che sia suo padre.
Ma il giorno dopo muore misteriosamente e la vita di Josie prende una brutta piega.
La stanza piena di sogni della protagonista è quella che tutti abbiamo sia in forma fisica che emotiva.
Quella dove ci rifuggiamo per fare progetti,per sfuggire alla realtà,per riporre speranze.
La storia è scritta con un tono schietto,sincero,senza mezzi termini veniamo scaraventati nel lato oscuro di New Orleans.
La cosa che ho apprezzato di più è stata l'assenza di volgarità anche nei personaggi meno signorili,per così dire.
Questo è uno di quei libri che ti dà piacere nel leggerlo.Non ti viene voglia di divorarlo,ma ti assaporarlo pian piano.
Josie è una vecchia amica che ti racconta del suo passato.
"Patrick desiderava una vita letteraria fatta di viaggi, cultura e contatti sociali. Io ero una trasandata ragazza del Quartiere, che cercava di tirarsene fuori. Per quanto mi facessi la riga di lato, non potevo rinnegare la crepa da cui ero strisciata fuori."
"Mi immergevo avidamente nei libri. La vita dei loro personaggi era molto più interessante del pulsare solitario della mia."
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una stanza piena di sogni
Appena finito questa piacevole lettura , sicuramente non ha nulla a che fare con il suo romanzo d’esordio, ma lo stile resta buono e il libro secondo me merita.
La piccola Jo è davvero sfortunata, sua madre fa la prostituta in un bordello, suo padre non l’ha mai conosciuto, e proprio per questo ama fantasticare sulla sua identità e sulle sue caratteristiche, insomma se sua madre è la persona che è almeno lui non può che essere meglio.
Vive a New Orleans negli anni 50, la città della perdizione ma lei mantiene i piedi ben saldi a terra e il suo animo pulito, non i abbandona mai le sue speranze di un futuro migliore. E’ amata, non da sua madre donna egoista e troppo presa da se stesa , ma altri strani personaggi che contornano la sua vita .
Ecco ,secondo me il punto forte del romanzo non è la trama ma sono l’ambientazione e i personaggi, davvero ben caratterizzati , fantastica Willie la maitresse del bordello dove sua madre lavora e dove lei fa le pulizie al mattino , con i suoi modi rozzi e aggressivi riesce però a farsi amare dal lettore e a strappargli un sorriso, probabilmente perché è chiaro che lei ama Jo e a modo suo se ne prende cura , personaggio davvero interessante, pur chiusa dentro il suo bordello non ignora nulla di ciò che accade fuori, e soprattutto di ciò che accade alla sua pupilla.
Nell’insieme mi è piaciuto e lo consiglio , lo stile è davvero buono , la lettura è scorrevole , solo in alcuni passaggi è un po’ lento ma comunque piacevole, non un capolavoro ma sicuramente alcuni personaggi resteranno nel cuore del lettore e poi non si può non affezionarsi a una ragazzina che condivide la nostra stessa passione : i libri.
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Il pulsare solitario
Dalla descrizione nel risvolto di copertina mi aspettavo un libro completamente diverso, un libro in cui i libri sarebbero stati i veri protagonisti, invece il loro ruolo è molto marginale. La storia è quella di una ragazzina di 17 anni, figlia di una madre prostituta e di padre sconosciuto, che vive a New Orleans, città che per lei è un'amica infedele e da cui vuole fuggire a tutti i costi, dato che è fermamente convinta che siano le decisioni a dare forma al nostro destino. Josie è un personaggio positivo, non si capisce come possa avere in comune un filamento genetico con quella madre, che arriva perfino a derubarla. La storia però è un pò insipida e scialba; all'inizio annoia, poi prende un pò di vigore, senza però mai minimamente risplendere. Positivi sono i personaggi che popolano il mondo di questa ragazzina, che anche se si sente molto sola, ha la fortuna di avere vicino persone buone e generose, che non è facile incontrare.
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NEW ORLEANS: "THE BIG EASY"
Autrice americana di origini lituane, alla seconda pubblicazione, un libro gradevole che si legge piacevolmente e speditamente.
La storia è ambientata a New Orleans negli anni ’50, alla domanda sulle motivazioni che hanno spinto la Sepetys a scegliere questa città, risponde che New Orleans è diversa da qualsiasi altra città americana, cito testualmente : “è un’esperienza sensoriale a tutti i livelli, c’è una storia in agguato dietro ad ogni angolo.”
Questa diversità si manifesta a 360°, dal punto di vista culturale, musicale, architettonico, culinario. L’autrice ha visitato diverse volte questa città e nello specifico il quartiere francese.
Questa premessa, per affermare che i luoghi, la vita, la criminalità, i bordelli, che fanno da corona alla vicenda, rispecchiano con precisione la realtà dell’epoca.
In questa città di contraddizioni, vive Josie, personaggio principale indiscusso della storia.
Giovane ragazza con un padre sconosciuto ed una madre prostituta, dall’età di 11 anni vive in una camera sopra la libreria dove lavora. La vita della ragazza non è semplice, costellata di grandi delusioni e dolore, ma ciò che colpisce il lettore è la bontà e purezza d’animo che la contraddistingue, unita ad un viscerale desiderio di riscatto…
“ Non valgo abbastanza per credere che l’altra metà di me sia qualcosa di meraviglioso? Se il pensiero di far parte di qualcosa di rispettabile mi dà speranza, perché non posso aggrapparmi a quello?”
I vari personaggi sono ben caratterizzati, non si potrà non amare Josie, come detestarne la madre. Non si potrà non apprezzare il comportamento di Willie, maitresse, che prende sotto la propria “ala protettrice” Josie, lo stesso vale per il tuttofare Cokie, e per la ragazza di buona famiglia Charlotte, che, sarà in grado di superare preconcetti e luoghi comuni, diventando sincera amica di Josie, pur avendola conosciuta da poco….
“Non esiste bellezza eccelsa che non abbia una qualche singolarità nelle proporzioni.”(Sir F. Bacon)
Vi lascio trasportare dall’autrice nella caotica New Orleans ….. Buona lettura!