Una lontana follia
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Opinioni inserite: 7
Memorie
I libri sono la sua vita e tutta la storia ruota attorno alla genesi di un libro davvero speciale, perché è quello che ha fatto nascere in lei l’amore per la lettura. Questo è un romanzo fatto di memorie, intrecciate, confuse, modificate, raccontate. Le memorie della madre e del proprio passato, che ricorda con nostalgia e con il sorriso. Le memorie di tre sorelle, estremamente legate l’una all’altra, tanto da proteggersi a vicenda a costo della propria stessa vita. Memorie confuse perché a volte la pazzia mette tante cose sotto una strana luce. Memorie comunque delicate e veramente ben raccontate. In una lenta e progressiva ricerca della verità, per poi scegliere di non raccontarla al mondo. Per rispetto.
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Il passato non ti molla mai
Fra tutti i libri della Morton questo è decisamente quello che mi è piaciuto meno, anche se resta comunque un buon romanzo.
La vicenda ruota tutta intorno al Milderhust Castle, dimora del famoso scrittore Raymond Blythe e delle sue tre figlie: due gemelle e una bimba più piccola. Tutti i membri della famiglia hanno qualche paturnia: chi soffre di ansie varie, chi ha momenti di buio totale, chi non riesce a lasciare il castello e chi è proprio pazzo. Tutto ciò nasce da alcune vicende capitate all'interno della famiglia e del castello, e che hanno segnato tutti in maniera indelebile. Si tratta di episodi molto tragici, i cui traumi si ripercuoteranno anche a distanza di anni. Oltre a tutto ciò ci mette lo zampino anche il destino, e tutto andrà a rotoli.
Si tratta di una trama molto complicata da spiegare in quanto è molto intrecciata e piena di sfaccettature, mi è piaciuto molto inoltre che alcune cose siano state solo accennate o lasciate all'intuito del lettore, senza essere spiegate apertamente. Forse però proprio la complessità della storia e la ricchezza di particolari, ha fatto sì che in alcuni punti il romanzo risultasse un po' pesante e un po' lento. La parte finale soprattutto mi è sembrata un po' ingarbugliata tra la finta confessione, l'aggiunta seguente di ulteriori dettagli, i dubbi successivi e infine il finale vero e proprio: avrei preferito qualcosa di più lineare.
Avendo letto diversi libri della Morton, posso dire che l'elemento comune in tutte le trame è il destino che con inconvenienti o coincidenze, piomba nelle vite dei protagonisti fino a rovinarle completamente. Sono libri che lasciano sempre un pochino l'amaro in bocca per come vanno le cose, pieni di rimpianti e rimorsi "e se invece...", fa molto riflettere su quanto si può fare tutti i progetti del mondo, ma la vita ci mette un secondo a rovinarteli.
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Che follia!
Sono al mio primo Morton, sinceramente l’avevo un po’ snobbata.
Non male ma nulla d’eccezionale, ad un certo punto anche noioso, ma nell’insieme l’ho trovato piacevole.
La storia si incentra intorno a Milderhust Castle, nel Kent, dove vivono tre sorelle, ormai anziane, di dubbia sanità mentale.
Il vero protagonista è il romanzo ‘’ La vera storia dell’uomo del fango’’, scritto da Raymond Blynthe, padre delle tre sorelle.
Nel periodo dello sfollamento dei bimbi londinesi, nella seconda guerra mondiale,Meredith viene ospitata
al castello suddetto ; fra lei e Juniper , la più giovane delle sorelle, si crea un forte legame.
Le sorelle più anziane sono gemelle, e forse proprio questo legame embrionale diventa il fulcro del racconto.
Edih , giovane editorialista, figlia di Meredith, viene a conoscenza per vie traverse di questi trascorsi materni, la cosa la insospettisce, così si trova coinvolta in ricerche sul castello e sulle sorelle.
Il rapporto fra Meredith e la figlia, inizialmente freddo, va’ via via migliorando, le ricerche su fatti avvenuti al castello diventano motivo d’unione e d’approfondimento sul loro rapporto .
Diciamo che ho avuto la presunzione di prevedere sviluppi e finale.
Mi sono sbagliata, alla grande!
Colpi di scena e cambi di previsione sono all’ordine del giorno in questo romanzo.
Penso che se l’autrice fosse stata maggiormente sintetica,( la sintesi non è romanzesca) credo che la storia sarebbe stata più piacevole, senza nulla togliere alla trama.
Insomma direi che nel complesso si legge bene anche se non è proprio il mio genere.
La mia opinione è che la vita isolata, seppur in una reggia dorata, fa uscire di senno, soprattutto se si ha un padre completamente fuori di testa!
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Una lontana follia – Kate Morton
Avevo già letto un romanzo della Morton, “Il giardino dei segreti”, che mi era piaciuto moltissimo. Leggen-do i trafiletti degli altri suoi romanzi, ero davvero indecisa su quale scegliere. Alla fine ci hanno pensato le mie amiche e mi hanno regalato “Una lontana follia”. Bello! Davvero molto bello! Le tematiche trattate dalla scrittrice non sono poi tanto differenti: scoprire i segreti di un passato più o meno lontano. L’aura di mistero avvolge tutta la trama fino alla fine ed è pressoché impossibile che il lettore capisca come siano andate effettivamente le cose. È come leggere un giallo … anzi, direi che in questo caso è proprio un giallo! Ruota tutto intorno alla figura dell’Uomo del Fango, protagonista di un libro scritto da uno dei personaggi e che però racchiude in sé tutta un’altra storia.
L’ambientazione, poi, dà quel senso di solitudine, inquietudine, che ricorda molto le storie gotiche di fantasmi: le mura del castello (forse il vero protagonista di tutta la vicenda) sono impregnate di segreti che nessuno è incline a svelare.
Insomma, davvero bello e avvincente, un romanzo che tiene il lettore incollato alle pagine del libro! Lo consiglio a chiunque.
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L'uomo del fango
Se avessi letto questo libro per primo, ovvero prima di innamorarmi dell’autrice grazie a romanzi quali Ritorno a Riverton Manor,Il giardino dei segreti o l’ombra del silenzio, probabilmente non avrei proseguito con la scoperta di questa scrittrice di grandissimo talento in grado di regalare emozioni che pochi altri hanno il dono di elargire.
“Una lontana follia” è a mio umilissimo parere una storia noiosa, povera di mordente e senza un vero e proprio nucleo.
La parte centrale è eccessivamente descrittiva e lenta, il mistero che permea l’intero romanzo non è in grado di supportare un libro così corposo. Conoscendo l’autrice mi aspettavo una serie di colpi di scena sul finale, purtroppo così non è stato.
Lo stile è sempre e comunque apprezzabile ed accurato. I personaggi sono deliziosamente descritti, ma stavolta non posso davvero dirmi soddisfatta dalla lettura...forse avevo troppe aspettative...
Lo sconsiglio a chi desidera iniziare a conoscere Kate Morton da questo libro, potreste farvi una non esatta opinione.
Lo consiglio comunque come lettura per il dolce stile dell’autrice.
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Follia di famiglia
Rispetto al bellissimo "Il giardino dei segreti" qui c'è molto meno pathos, per una buona parte del libro il ritmo è molto lento nonostante una certa "atmosfera" di fondo. Il tema della ricerca del passato della propria famiglia ritorna prepotente, qui abbiamo una giovane editor letteraria, Edie, che va alla ricerca del passato della propria madre, quasi fosse un mezzo per conoscerla meglio perché in fondo cosa sappiamo noi dei nostri genitori e di ciò che hanno fatto, vissuto, di quello che sono stati prima che noi entrassimo nella loro vita ?
Dall'altra parte un tetro castello che sta andando in rovina, dove la madre di Edie trascorse alcuni mesi della sua vita durante la seconda guerra mondiale , ora ci vivono solo tre sorelle accomunate da legame di sangue tanto forte quanto folle, come folle era il loro padre, autore di un famoso romanzo gotico per ragazzi. Ma dove sta veramente la follia, solo in chi è palesemente scollegato dalla realtà o in chi la realtà sembra comprenderla anche troppo bene? Che cosa accadde molti anni fa a Milderhurst Castle, e cosa nasconde la madre di Edie ?
Tutto sommato un bel romanzo anche se non al livello del precedente.
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L'uomo del fango
Una madre e una figlia da sempre distanti emotivamente. Una figlia, Edie, che vorrebbe conoscere sua madre e una madre, Meredith, ostinatamente segregata nei suoi silenzi; silenzi innaturali, che affondano le radici in un passato mai reso noto.
Durante i preparativi per un pranzo in famiglia, suonano alla porta. Il postino consegna una lettera andata smarrita e con timbro postale di cinquant' anni prima. Meredith ne resta profondamente turbata, improvvisamente si chiude ancora di più in se stessa e sua figlia capisce che quella lettera nasconde un segreto o una storia ancora viva e dolorosa che viene da lontano, proprio dal luogo dove è stata spedita: il Kent. Lì c'è un castello, il Milderhurst castle, che appartiene da anni alla famiglia Blythe. All'interno di questo piccolo maniero perla della zona vivono, come tre spettri corrosi dagli anni e dalle mille drammatiche vicissitudini famigliari, le sorelle Blythe: Percy, la maggiore, è una donna dura, misteriosa e apparentemente affatto fragile; è lei il capofamiglia, colei che muove i fili di tutte le esistenze che ruotano intorno a Milderhust castle; Saffy, invece, è quella sempre a disposizione di tutti; una sorta di timor reverenziale la attanaglia quando sua sorella Percy è nei paraggi; nel chiuso della sua stanza riesce talvolta ancora a sognare un futuro diverso da quello prospettatole da sua sorella. Juniper, la più giovane e la più amata, è la stravagante, l'artista, la ribelle e la...folle. Una follia muta e segreta pervade il suo spirito...ma a cosa è dovuta? Un filo sottile lega Juniper a Meredith e a quei luoghi surreali vissuti insieme per pura fatalità nel periodo della seconda guerra mondiale. Edie,inizia così la sua indagine personale alla ricerca di una madre che si è sempre nascosta nell'ombra; una madre presente ma distante; una madre assolutamente da recuperare.Guidata dalle pagine di un vecchio libro d'infanzia intitolato L'uomo del fango scritto da Raymond Blythe capostipite di Milderhurst castle, Edie risalirà alla verità e riuscirà a riportare alla luce un rapporto madre-figlia troppo a lungo sotterrato da ricordi e rimorsi. Qui mi interrompo perchè non vorrei svelare troppo. Una penna notevole quella della Morton che ho scoperto da poco e che continuo a seguire con piacere.Con questo romanzo, dopo aver partorito Il giardino dei segreti, già consigliato precedentemente, si ripropone al pubblico nuovamente con il tema dei segreti e drammi famigliari e dei moti del cuore che ne conseguono. Si lascia andare a descrizioni minuziose, caratterizzazioni scrupolose dei personaggi e ad una trama avvincente con splendidi flashback e atmosfere neo gotiche. I ritmi non sono molto scorrevoli, si perde un pò in monologhi interiori ma riesce sempre a riemergere con piccoli colpi di scena. Un libro ideale da sfogliare comodamente seduti in giardino, immersi nella totale quiete delle sere d'estate.