Una felicità imperfetta
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Una felicità imperfetta di Tina Seskis
Un caso editoriale di self publishing, che ha venduto in poco tempo moltissime copie. Quando ho letto la sinossi: una donna che un giorno come ogni altro si sveglia e lascia tutto, la sua casa, la sua famiglia, il suo lavoro, la sua vita senza voltarsi indietro, ho deciso che l'avrei letto. Volevo capire come può una donna apparentemente felice e realizzata avere il coraggio di lasciare tutto e andarsene, ma soprattutto volevo capire il perché. La protagonista alterna capitoli al tempo presente (dove parla della sua nuova vita) a capitoli scritti al tempo passato, dove parla della vita e delle scelte passate, ma anche della vita della propria madre, del marito, dell'amica Angel e della sorella gemella. Mentre i capitoli scorrono non riesco a capire il motivo della sua fuga, non posso giustificarla, perché non ne conosco ancora il motivo (lo scoprirò solo verso la fine del romanzo). Come può una madre lasciare un figlio di due anni senza avere rimpianti? Cosa è successo quel famoso 6 Maggio di un anno prima? Può una persona dimenticarsi completamente del passato iniziando una nuova vita? Solo quando la fine del romanzo si avvicina inizio a capire, a giustificare, a immedesimarmi nella sua voglia di fuga da tutto, anche dalla vita stessa. Alla fine la ammiro per il suo coraggio di ricominciare, di perdonare, di vivere una nuova vita, cercando di essere ancora felice, anche se ormai lo può essere solo di una felicità imperfetta. È un romanzo carino, scritto in modo semplice, ma non ritengo sia un caso letterario. Ne consiglio, comunque la lettura.