Un uomo sulla soglia
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OBLIO
Da bambini la memoria ci occorre per imparare. Creiamo una base solida sotto le nostre gambe, per poter un domani diventare gli uomini e le donne che sogniamo di essere.
Da adulti, la memoria ci serve principalmente per non dimenticare. Per tornare giovani certo, ma anche per compiere scelte consapevoli ed essere coerenti.
Ma cosa accade ad un uomo di trentasei anni il cui ultimo ricordo risale a sé stesso dodicenne?
Abitudini, passioni, gusti, tutto dimenticato. Che uomo sono? Che carattere ho? Qual è la mia professione, quali i miei interessi? Quali sono i miei ideali politici, che viaggi ho compiuto, quali guerre ho combattuto?
Samson Greene tutto questo non lo sa. Dopo una settimana dalla sua scomparsa, viene ritrovato a girovagare nel deserto, completamente privo di memoria.
Operato per un tumore al cervello, i suoi ricordi si interrompono a un soffio dall’adolescenza.
Dopo aver deciso di separarsi dalla moglie per interrompere un senso di colpa privo di razionalità ma incessante, accetta di entrare a far parte di un gruppo di volontari sui quali verranno svolti esperimenti innovativi sulla memoria. Si mette quindi a disposizione dell’unica persona che trova interessante e positiva la sua amnesia, trasmettendogli la sensazione di non avere solo perduto un passato ma di avere acquisito un presente di altissimo valore.
Nicole Krauss è una poetessa di professione e, nelle righe di questo romanzo, si esprime e affiora appieno la sua arte. Parole studiate con attenzione, metafore e accostamenti letterari ben gestiti, rendono la lettura molto godibile.
Il tema della memoria, poco trattato in generale, è il punto di forza di questo libro. L’empatia con il protagonista e con i personaggi secondari è totale, così come la curiosità di conoscere lo sviluppo della storia.
E’ un romanzo sorgente, da cui sgorgano senza rimedio domande senza risposta sul futuro di un uomo privo di passato. Se fosse capitato a me, vorrei tornare indietro? Che valore può avere ciò che non ricordo di aver posseduto? Le mie capacità, i miei talenti o i sentimenti stessi, si replicheranno nell’esatta copia di ciò che ero?
Da leggere con calma, per dare il tempo alle nostre domande di arrendersi al “non-so”.