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Un padre da film
Un padre da film
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Il padre di Jacques è partito per la lontana e misteriosa Parigi, lasciando in Cile la moglie e il figlio. È da questo abbandono che prende l'avvio il nuovo romanzo di Skármeta che è la storia di un'assenza - quella appunto del padre -, e di una sofferenza: quella della madre, una donna bella e scolpita nella malinconia, irrigidita nel suo dolore «come se una folata di vento gelido l'avesse spenta». Ed è infine la storia del microcosmo in cui vivono gli indimenticabili personaggi che fanno da contorno alla vicenda del protagonista: il mugnaio Cristián, gran bevitore di vino rosso e che sa cose che gli altri non sanno; Augusto Gutiérrez, l'alunno che vuole a tutti i costi iniziarsi alla vita perdendo la propria verginità nella vicina città di Angol; Teresa ed Elena, le provocanti e disinibite sorelle di Jacques, strizzate nei loro jeans all'ultima moda. E proprio ad Angol, mentre aspetta che arrivi l'ora di apertura del bordello, Jacques scoprirà la verità sul passato e i suoi misteri...
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Opinioni inserite: 1
Un padre da film
2011-07-06 09:52:10
Stefp
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Un padre da film
Un piccolo paese in Cile, Contulmo, un padre che improvvisamente abbandona la famiglia per trasferirsi a Parigi, la sua città d'origine e dei suoi sogni, Il figlio, insegnante, che narra in prima persona, che vorrebbe ritrovare il padre per restituire un po' di vita alla madre. Altri personaggi, tratteggiati in maniera rarefatta, ma concreti, veri. Una fauna variegata, che in quel piccolo paese lontano da tutto rispecchia comunque la società. Una storia con pochi ingredienti ma raccontata con garbo, soavemente. Un breve romanzo incentrato su di un'assenza importante e i tentativi di colmare quel vuoto dall'autore de “Il postino di Neruda”. Piacevole.
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