Terapia d'amore

Nello studio di uno psicologo, una coppia in crisi discute il proprio matrimonio. Salvo poi scoprire che forse anche il terapista che li dovrebbe aiutare ha qualche problema sentimentale. Si dice che innamorarsi sia un po’ come andare sott’acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all’interno della quale all’inizio esistiamo solo noi e il nostro innamorato. È così che Joana e Valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta. Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, all’interno di quella bolla, inizia a mancare l’aria? Diciassette anni dopo, Joana e Valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l’amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d’un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapista che li osserva con distacco avesse un problema di coppia? Dopo aver descritto come nasce un amore nel suo straordinario romanzo d’esordio in forma di email Le ho mai raccontato del vento del Nord, Daniel Glattauer ci racconta cosa succede anni dopo, quando l’amore vacilla. E lo fa con la forma tipica di una commedia teatrale, fatta di botta-e-risposta serrati tra moglie e marito e tra dottore e paziente, di stoccate e colpi di scena. Giocando in modo irriverente ed esilarante con i cliché di un matrimonio in crisi e dosando ironia e un pizzico di sano cinismo, si chiede: che cosa ne sarebbe stato del Principe azzurro e della bella principessa dopo tanti anni insieme?