Narrativa straniera Romanzi Storia d'inverno
 

Storia d'inverno Storia d'inverno

Storia d'inverno

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Peter Lake è un ladro nella Manhattan dei primi del Novecento. Peter lavora in proprio, e perciò non interessa più di tanto alle forze dell’ordine sguinzagliate contro il grande crimine. Sta particolarmente a cuore, invece, ai Coda Corta, una dozzina di sgherri guidati dal feroce Pearly Soames. Il campo di manovra è troppo ristretto perché Pearly Soames possa tollerare la presenza di Peter Lake a Manhattan. I suoi Coda Corta l’avrebbero eliminato da un pezzo, se il ladro non avesse un prezioso alleato: un cavallo che sembra una statua eroica. Si chiama Athansor e in un giorno d’inverno conduce Peter Lake incontro al suo destino: a West Side, nella lussuosa dimora dei Penn. Peter si intrufola nella casa con l’intenzione di uscirne con l’argenteria. Ne esce col cuore trafitto da una ragazza intenta a suonare al pianoforte una struggente melodi, Beverly Penn.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
1.6
Stile 
 
2.0  (2)
Contenuto 
 
1.5  (2)
Piacevolezza 
 
1.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Storia d'inverno 2014-05-05 11:12:35 annajo
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da annajo    05 Mag, 2014

storia d inverno

Trovo che sia una storia confusa, non si capisce in che tempo si svolge. All'inizio del libro si capisce che siamo a New York a fine ottocento ma poi tutto diventa confuso e si perde la nozione del tempo. Siamo nel passato, presente, futuro? Alcune frasi ho l'impressione che non siano tradotte correttamente perché non si afferra il significato correlato al resto della storia. La storia all'inizio è interessante ma poi si perde in un turbinio di mille personaggi, di interpretazioni psicologiche e sociologiche. Si salva l'interpretazione della città: crudele, insensibile, maligna. Queste sono le mie impressioni a metà libro spero di ricredermi anche se fatico a finirlo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
Storia d'inverno 2014-04-08 14:49:12 ClaudiaM
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    08 Aprile, 2014
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Storia d’inverno – Mark Helprin

Con questo acquisto ho imparato che se un libro non lo ha letto nessuno e non si trovano recensioni in giro, forse è meglio lasciarlo nello scaffale della libreria, risparmiando ben 18€ (cifra esorbitante considerata la bassa qualità dell’edizione: copertina flessibile di cartoncino sottile e bordi delle pagine mal tagliati…). Ma sorvolando l’edizione, che non dipende certo dall’autore, il contenuto di questo romanzo non è tra i migliori. Capitoli eccessivamente lunghi (particolare che, personalmente, non apprezzo), uno addirittura di 94 pagine, con un racconto scialbo. L’idea di partenza era buona, ma mal esposta. 850 pagine di libro e l’incontro, l’innamoramento e la consumazione di esso avvengono nell’arco di 2-3 pagine massimo. E questo dovrebbe essere l’evento che regge tutto il resto della storia! L’incipit è noioso e poco chiaro, il racconto dell’infanzia di Peter Lake è insensato (prima lo accolgono in un villaggio, poi lo cacciano via perché non è uno di loro…), così come anche il fatto che da ricercato per assassinio, nessuno lo calcola più; l’incontro con Beverly è spiccio e gran parte della storia troppo prolissa e a mano a mano fa perdere il filo. Insomma, se doveste trovarlo in libreria, salutatelo e passate oltre.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T