Sotto il vulcano
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Abissi e vulcani
Lowry è un autore poco conosciuto,se a torto o a ragione non sta a me dirlo. Di certo "Sotto il vulcano" è l'opera più nota e completa, frutto di un lavoro tormentato che ha visto Lowry in perenne conflitto col suo editore a causa di scelte stilistiche che lo scrittore difese con tutte le sue forze.
E' una storia ambientata nel Messico degli anni trenta, che ha come protagonista l'ex-console britannico Geoffrey Firmin, alcolizzato e alle prese con i fantasmi del passato e un matrimonio fallito.
La storia si svolge durante la Festa dei Morti, molto sentita in Messico, e vede protagonisti, oltre al console, il fratellastro Hugh, giovane idealista, e Yvonne, la famigerata ex-moglie, tornata all'improvviso da Geoffrey con la speranza di ricucire i rapporti.
La narrazione è frammentaria, allucinata, fitta di riferimenti simbolici e letterari, da Dante a Goethe, passando per Conrad, la Bibbia, la Cabala.
Nel romanzo si intrecciano sempre due livelli, quello simbolico-esoterico, rappresentato dal viaggio interiore di Geoffrey nel suo inferno personale, e quello storico-politico, che ci mostra un Messico flagellato da tensioni intestine tra i rivoluzionari e i sinarquisti (il sinarquismo era un movimento nazionalista in opposizione al partito rivoluzionario messicano).
Lowry aveva scelto il Messico come ambientazione sia perché lo conosceva bene (era un grande viaggiatore), sia perché la sua conformazione territoriale, così peculiare e contraddittoria, divisa tra vulcani imponenti e profondi crepacci, rifletteva simbolicamente la condizione dell'uomo, eternamente diviso tra il cielo e gli abissi infernali.
E' un'opera che va letta più volte, altrimenti potrebbe risultare oscura o poco incisiva.
Io l'ho amata molto, l'ho trovata suggestiva e trascinante, malgrado l'incipit lento, e mi è piaciuto il modo in cui l'autore ha indagato i dissidi interiori del suo protagonista.
Molto bella la traduzione italiana di Giorgio Monicelli, che ha cercato di rendere giustizia ai funambolici giochi di parole di Lowry e al suo stile visionario.