Skagboys
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Positivamente Squallido
Chi ha letto Trainspotting si sarà chiesto almeno una volta dove ha avuto inizio l'odissea di Mark, Spud, Sick Boy, Begbie e Secondo Premio nel mondo della droga e della perdizione. Skagboys è la risposta e mantiene tutto lo stile unico e inconfondibile del primo libro che ha consacrato quei personaggi a icone della Scozia degli anni '90.
Pur essendo scritto molti anni dopo SkagBoys riesce a mantenere lo stesso realistico squallore della vita trascorsa ai margini della vita stessa. Sono gli anni '80 e Renton, Sick Boy e Spud sono giovani uomini che si affacciano sul mondo degli adulti per scoprire, come con una doccia gelata, che la vita fa schifo. Tra morte, disoccupazione, sesso, lavori saltuari, processi e droga questi ragazzi cercano un modo per crescere felici, ma può la felicità essere raggiunta senza un piccolo aiutino chimico?
Irriverente, irresponsabile, satirico, squallido, triste, reale, romantico, drammatico e quotidiano SkagBoys è scritto in uno stile incredibilmente realistico come se fossimo dentro la testa di Mark Renton ad ascoltarne i pensieri più privati e devastanti. Quando arrivi all'ultima riga dell'ultima pagina non puoi fare a meno di sentirti un po' come se ti trovassi sopra la banchina di un treno in partenza a salutare un amico che sai non tornerà più. La sola soluzione per non separarti del tutto da questi seppur gretti compagni di lettura è ricominciare a leggere Trainspotting per vedere la loro vita procedere con il lento e inesorabile declino indotta da un mondo che non ha nulla da offire.