Narrativa straniera Romanzi Shotgun Lovesongs
 

Shotgun Lovesongs Shotgun Lovesongs

Shotgun Lovesongs

Letteratura straniera

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Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un'amicizia. "Shotgun Lovesongs" è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l'amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.



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Shotgun Lovesongs 2018-01-13 11:27:01 Anna_Reads
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Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    13 Gennaio, 2018
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Shotgun Lovesongs: titolo bello. Il resto meno.

Shotgun Lovesongs – Nickolas Butler, 2013

Aperitivo per cinema con un'amica lettrice fidata che mi magnifica questo libro. Pare sia quello da cui è tratto il bellissimo film “non ho capito il titolo” con “non ho capito chi” giovane. Ma voce, sguardi e parole son così convincenti che decido di leggerlo immediatamente.
Va da sé che poche ore dopo l’aperitivo (e la visione di un film che sarebbe riduttivo definire dadaista) arriva la correzione: no, in realtà no. Non c’entra niente con il film. Però è bello bello. Almeno così crede la mia amica.
Da devota seguace di Dirk Gently, mi basta molto meno di questo per convincermi a fare qualcosa, qui poi c’è un’altra cosa ganza: il titolo. “Shotgun Lovesongs” mica pizza e fichi. Bello bello.

Peccato la storia del "come" e il titolo siano (quasi) le sole cose belle
Little Wing, Wisconsin. Borgo di poche anime e molta neve dove si snodano ed articolano le vite dei protagonisti: un gruppetto di amici che si conoscono dall’infanzia, crescono insieme e – caso strano – prendono strade diverse: abbiamo Leland (detto Lee, ma nella mia mente stabilmente “La(la)land” e detesto i musical, non dico altro) che dal garage in mezzo alla neve riesce a catalizzare la sua passione per la musica e a diventare una star mondiale, Kip che fa i soldi, ma rimane uno stronzetto, Henry che è quello solido (agricoltore, marito amorevole, padre esemplare, colonna di forza, amico devoto e… noia a vagonate), Ronny che era il campione dei rodeo, ma ha avuto un incidente ed è rimasto “leggermente offeso” (e non a caso è il più normale del gruppo, oltreché il più simpatico e quello che si legge più volentieri), non mancano le donzelle che naturalmente non possono essere che “speciali”, a cominciare dall’insopportabile Beth, moglie del meraviglioso Henry che ama il marito, ovviamente, ma anche un po’ Lalaland sotto sotto (stucchevole resoconto di una toccata e fuga di dieci anni prima, prevedibile come le tasse e avvincente come un paracarro), la psicopatica Felicia che da un certo punto in poi comincia a blaterare sulla maternità riuscendo solo nell’intento di farci provare compassione per suo marito – lo stronzetto Kip (ma che razza di nome è?) – e non era facile. C’è poi Lucy, la fidanzata e poi moglie di Ronny, che probabilmente non è un fenomeno neanche lei, ma sempre meglio delle altre, ed infine Chloe, la superstar del cinema che sposa Lalaland, ma si capisce da subito che è tanto cattiva e lo farà soffrire. Mica come le brave ragazze del paese. Brave ragazze del paese che – va da sé – sono tutte stragnocche, buone e sensibili. A volte un tantino inquiete, magari. Con una certa tendenza a raccontare palle e – soprattutto – a raccontarsele.
Il romanzo si divide in capitoli contrassegnati da una lettera – l’iniziale del nome del personaggio che racconta. Purtroppo, come accennavo la storia è molto ordinaria, il plot non decolla e non ha l’aiuto di una scrittura che possa sostenerlo. Ci sono un paio di trovate che potevano essere interessanti – il vecchietto conosciuto per caso da Kip, le uova in salamoia di Henry e Lalaland – e invece restano un po’ “appese lì”. Qualche descrizione piacevole. Poco altro.
Peccato.

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Shotgun Lovesongs 2017-03-05 00:15:05 Antonella76
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Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    05 Marzo, 2017
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Quando "casa" è il nome della tua terra...



Questo libro è esattamente come una torta alle fragole fatta in casa: buono, genuino e vero...da assaporare in ogni sua pagina.
Un libro di persone autentiche, quattro ragazzi profondamente legati alla loro terra, alle proprie radici, al sentimento di amicizia che li lega e che è indissolubile dal luogo che li ha visti nascere, crescere, fortificarsi insieme...Little Wing, Wisconsin. 
Una terra dagli inverni freddissimi e dalle estati così calde e verdi da farti dimenticare che l'inverno ci sia stato...e che ritornerà, un luogo dove, se dimentichi la porta di casa aperta, ti ritrovi con un coyote in salotto, o un orso.
Dove le albe e i tramonti sono capaci di generare melodie, musica...che poi, qualcuno di loro, sarà in grado di trascrivere su un pentagramma.
In questo libro troviamo la storia di Lee, Henry, Ronny e Kip...troviamo la musica, la terra da coltivare, i rodei, fabbriche da ristrutturare, fiumi di birra e un amore che poteva essere e non è stato, un bocciolo d'amore che diventa pericoloso, che rischia di mettere a repentaglio anni e anni di certezze.
È un libro corale sull'amicizia maschile (e virile), sulla fiducia, sul successo, sul tradimento, sul rimorso, sulla lealtà...insomma è un libro lieve, a tratti struggente, che smuove i sentimenti, quelli buoni, e ti fa ricordare che in fondo in fondo ci sono anche quelli.
Ma attenzione, non è assolutamente melenso.
Butler ti fa innamorare della sua terra, vera protagonista di tutto, ti fa venir voglia di indossare stivali da cowboy, camicia a quadri di flanella, jeans scoloriti e partire...anche solo per sederti sul tetto di una fabbrica abbandonata ad aspettare l'alba.
Una lettura che ti scalda, profondamente consolatoria, e che vorresti continuare a leggere ancora e ancora e ancora...

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Shotgun Lovesongs 2016-06-01 07:41:53 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    01 Giugno, 2016
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Amicizia e valori

Casa. Quel luogo che ti rassomiglia, che ti attende da un deserto di giri a vuoto, insuccessi, vincite, strade anonime. Quel luogo in cui ciascuno si sente dentro, che rappresenta una partenza, un punto d’arrivo, un viaggio comune in cui siamo chi volevamo e chi vogliamo essere. Little Wing, Winsconsin, è una piccola cittadina in cui il tempo sembra essersi fermato, in cui è inevitabile ogni volta lasciare un pezzo di cuore. E’ semplicemente, la casa per Lee, musicista giramondo di successo e alla ricerca di quel senso di pienezza per arginare quella costante solitudine che lo attanaglia, per Henry, agricoltore, pratico, ragionevole e uomo solido, per Beth, la moglie, con i suoi segreti e i suoi dubbi, per Ronny, ex alcolista ed ex mattatore di rodei, e per Kid, egocentrico arricchito che fa del denaro uno sfarzo ed un vanto sino a compiere il passo più lungo della gamba.
Un racconto a più voci che si snoda nel tipico immenso panorama americano di campi e terra a perdita d’occhio e che parte dal presente con la circostanza del matrimonio di Lee per tornare al passato, agli anni dei primi successi, dei primi amori, delle prime sbronze, delle prime delusioni, dei primi passi per intraprendere ciascuno la propria strada. Ogni personaggio è radicato in una dimensione determinata da uno spazio fisico di appartenenza ed è indissolubilmente legato agli altri amici. Beth, è il perno di queste vite disperse, è il collante che li accompagna nello scorrere delle loro esistenze, nello sciorinare dei loro dubbi, delle loro insicurezze. E’amica, madre, moglie, figlia, sorella.
Ed è così che Buckler, dipinge il suo quadro; un affresco dominato dalla natura che è e resta elemento predominante e a cui si susseguono quotidianità di errori e correzioni. Puoi scegliere la donna sbagliata con cui sposarti, puoi depauperare il tuo patrimonio a seguito di un investimento errato, puoi perdere la tua compagna e i tuoi amici per arrivismo, puoi essere considerato più lento a causa di un incidente, ma alla fine puoi sempre e comunque cavartela perché la vita è un flusso di alti e bassi e fintanto che vi è la voglia e la volontà del chiarimento e dell’andare avanti accettando le proprie sconfitte e rialzandosi, c’è possibilità.
Un romanzo piacevole, scorrevole ed ottimista. Lo stile narrativo adottato dall’autore è l’elemento che meno mi ha convinto perché chi legge rischia di chiedersi a più riprese quale sia l’intento dello scrittore, cosa lo stesso gli voglia dire, ma grazie a questo senso di positività che si evince dai paesaggi, dai tramonti, da quella dinamica giornaliera incentrata sull’agricoltura e sull’allevamento, da quell’indiscusso e ritrovato valore dell’amicizia, lo si dispensa da una condanna definitiva.

«Non stai ascoltando. Lo so che stai cercando di sentire, ma in realtà non stai ascoltando»

«La vita mi si stende davanti come un’autostrada diretta verso il nulla. Una di quelle autostrade nella prateria dove puoi guidare a centotrenta, centocinquanta o centosessanta chilometri l’ora e ti accorgi che non stai volando solo perché senti il motore che brucia e vedi l’ago della benzina che inizia a pendere sempre più velocemente verso il simbolo della riserva. Ma non c’è niente con cui confrontarti o confrontare la tua velocità. Non ci sono alberi, non ci sono edifici; se sei fortunato puoi beccare una fila di pali telefonici, ma la maggior parte delle volte non c’è proprio niente»

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Shotgun Lovesongs 2016-05-24 06:29:43 68
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68 Opinione inserita da 68    24 Mag, 2016
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Il paesaggio dei sentimenti

Little Wing è una cittadina dell' Wisconsin, nel cuore dell' America agreste. Qui prati sconfinati, boschi verdeggianti, la rigidità delle stagioni e la ripetitività degli accadimenti scandiscono tempi e vite. Qui l' individuo, sulla scia di tradizioni ancestrali e convincimenti profondi immersi in una realtà' immutabile, vi rimane per sempre o vi ritorna, alla fine, ancora legato a quel cordone ombelicale mai definitivamente spezzato.
Vi emergono e vi si immergono i racconti e le vicende dei cinque co-protagonisti, Henry, agricoltore squattrinato e marito fedele, Beth, moglie con un passato misterioso ed irrisolto, Lee, star musicale giramondo e sentimentalmente alla deriva, Ronny, ex alcolista e sfortunato mattatore di rodei e Kid, personaggio controverso, legato al denaro, arricchitosi altrove e tornato per investire nella propria terra.
Un matrimonio segnerà l' inizio del romanzo ed il fluire del racconto, tra flashback e passaggi metatemporali con continui cambi di voce narrante.
Ciascuno dei protagonisti racconta la propria storia, vista da un angolo privilegiato, il proprio,
riavvolgendo il nastro della memoria che è descrizione di accadimenti ma prevalentemente di sentimenti trascorsi, sospesi e che necessitano di una risoluzione definìtiva, oltre che il rifiuto di una realtà presente inconciliabile e lontana dal proprio se', il desiderio di essere amati , di una famiglia, di un caldo focolare cosi' come di affetti veri e profondi.
Little Wing è' tutto questo, un territorio immutabile, non scalfito dal tempo, spazio geografico, confine, memoria, madre suprema, è' una terra che respira, che contiene ed esprime le vite dei propri abitanti, ne ha costruito le storie e gli intrecci e ne conserva ancora l'io piu' profondo, vicende umane che ritornano a pulsare sullo sfondo di un passato che ha segnato quelle vite per sempre, ne ha forgiato il carattere tracciandone la memoria.
Che cosa spinge i personaggi a tornare, a lasciare le vite pregresse, quell' apparente senso di approdo che ogni volta si spezza e li abbandona ad un senso del nulla? La propria storia, la memoria, gli affetti costruiti nel tempo, radicati in quella terra che e' respiro e soffio vitale, che e' espressione di se'.
I protagonisti sono gente semplice, che fa di questa semplicità espressione del quotidiano, senso di approdo ed appartenenza, in una comunità' simbolo di una America sana e lavoratrice dove l' amicizia, la condivisione, la lealtà, i rapporti interpersonali continuano a mantenere una valenza primaria.
I quattro amici, così diversi per storie, vissuto, realtà' lavorativa, esprimono la continuità' di un rapporto inscindibile, tra birra che scorre a fiumi, storie epiche ed inverosimili, tifo per i Packers e quelle musiche colonna sonora della propria adolescenza e condivisione.
Beth, bella, contesa, pomo della discordia, diventa alla fine collante supremo, ma è Little Wing la sola autentica protagonista, con cui vivere una intensa ed infinita storia d' amore, bellissima ed irraggiungibile, intrigante e dispotica, amorevole e controversa, di certo unica.
Mirabili i protagonisti ed il racconto d' insieme, quel coniugare ed amalgamare elementi di semplice realtà' descrittiva a spazi infiniti e sentimenti indecifrabili. A volte si cade in un sentimentalismo mieloso, in un' America puritana che vive di antitesi ed eccessi, laddove la violenza del quotidiano lascia il posto a valori eccellenti, ed il senso di una vita e' racchiuso nella lealtà dei rapporti umani e nella coralità della condivisione comunitaria.
D' altronde l' autore è' nato e cresciuto in Wisconsin, ne conosce e descrive pregi e difetti, non apprezza il superficialismo, la frivolezza e la " modernita" delle megalopoli cosmopolite ( New York ) ed il personaggio di Lee è realmente ispirato ad una sua amicizia di lunga data.
Il pulsare degli accadimenti, così' come le minuziose descrizioni dei luoghi, lascia intendere una approfondita conoscenza della materia. Ed allora abbandoniamoci ad una piacevole sensazione d' insieme, quasi fosse un bel sogno, una fiaba dell' oggi, e che il risveglio sia altrettanto gradito....

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Shotgun Lovesongs 2015-02-20 11:34:15 Donnie*Darko
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Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    20 Febbraio, 2015
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Quando non ho nessun posto dove andare, torno qui

Little Wing, Wisconsin. Una piccola cittadina forse dimenticata da Dio ma non da chi ci è nato, da chi tenta di sfuggirle ma poi torna sempre, da chi è consapevole di lasciare ogni qualvolta un pezzo di cuore nel momento in cui ne tradisce l'essenza semplice ed arcaica.
Racconto a cinque voci: quattro trentenni, amici per la pelle, e la moglie di uno di questi.
Un romanzo che si rifà ad una certa tradizione letteraria americana, in cui i luoghi, la terra, i campi a perdita d'occhio e i giganteschi silos sono caratteri imprescindibili di un panorama rurale tipicamente associabile agli States.
I personaggi sono indissolubilmente radicati a quel luogo in cui l'apparente nulla circostante è sostituito dalla ricchezza di sentimenti. Little Wing è pregna di amicizia, fratellanza, solidarietà, generosità; nonostante i colpi bassi e le piccole grandi tragedie che mettono a dura prova anche i rapporti più consolidati.
A scandire lo scorrere del tempo ci sono le stagioni ma anche quattro matrimoni (seppur uno sia raccontato in flashback), un poker da incorniciare anche se non sempre onorevole nel rispettare quel cerimoniale sospeso tra melenso, kitsch, magia ed eterne promesse.
Tutto si svolge all'ombra dell'immensa fabbrica ormai abbandonata da anni, luogo di ritrovo prediletto dei protagonisti allora ragazzini, capaci di arrampicarsi ad altezze vertiginose per poi ingollare birra in attesa di un'alba che è pura musica.

Ci si imbatte in Henry, coltivatore/allevatore di quelli instancabili, uomo tutto d'un pezzo devoto alla famiglia e alla moglie.
C'è Leland, detto Lee, rocker di fama internazionale, perennemente insofferente alla ricerca di qualcosa che nemmeno la splendida attrice hollywoodiana Chloe può dargli. Quindi l'arrivista Kip, poco simpatico, capace di guadagnare parecchio in quel di Chicago e ora imprigionato in un matrimonio recuperabile solo con l'arrivo di un figlio.
E poi Ronny, forse il più saggio di tutti nonostante una certa lentezza di pensiero causata da un incidente, mentre era all'apice della carriera di cow-boy da rodeo.
Beth è l'unico personaggio femminile dal notevole peso specifico, stella polare di questi vite smarritesi tra le gigantesche onde di un oceano esistenziale, bisognose di una luce abbacinante che ricordi loro da dove vengono, apprezzando il piccolo, aborrire il superfluo e l'aridità umana.
Buckler è cantore di un quadro agreste dominato dalla natura, in cui essa è elemeto predominante. Ora accondiscendente, ora spietata, divinità capricciosa di un mondo in cui anche quando sbagli innamorandoti della donna sbagliata, finendo in una tormenta spaventosa di neve o vedendo i tuoi investimenti svanire nel nulla puoi sempre cavartela.
Romanzo scorrevole, forse un po' accondiscendente, in quanto la vita è spesso molto più bastarda di come viene presentata in "Shotgun Lovesongs", ma a Little Wing è concesso l'ottimismo. Perchè si impara a conoscere le bellezza del tramonto, dei campi di frumento, della prateria, delle strade fatte di ciottoli, mentre i pick-up sfrecciano, la birra disseta le gole, i e Green Bay Packers vincono.
Soprattutto si conosce il valore dell'amicizia, quel sentimento così puro. Capace di farti sentire bene, capace di farti sentire amato, compreso, accudito.
Capace di farti sentire a casa.

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