Narrativa straniera Romanzi Segreta Penelope
 

Segreta Penelope Segreta Penelope

Segreta Penelope

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Negli anni Settanta del Novecento c’era una Sara quasi in ogni gruppo, conosciuta o mitizzata in ogni compagnia di amici. Colei che incarnava lo spirito di quel tempo nella libertà sessuale: Eros trionfante su Thanatos, Dioniso su Apollo, l’innocenza infantile del piacere sulla malizia del vizio. La Sara di questo libro si è suicidata. La stagione della libertà aveva coinciso con il dopo Franco, ed era stata tanto più intensa in quanto era l’uscita da quarant’anni di repressione bigotta. Dopo è venuta la fine dell’illusione e l’obbligatorio ritorno ai soliti ruoli di madre e di moglie. Il romanzo di Alicia Giménez-Bartlett parte da qui. E mira a ricostruire che cosa successe a Sara nel corso del tempo del dopo. Lo rievocano, nei giorni successivi al suo addio per sempre, le amiche che formavano il suo gruppo, il bolso personaggio che ne divenne il marito, la figlia che mai poteva amarla, fino alla scoperta del più intimo ultimo segreto, dell’ultimo inaccettabile amore: pezzi di memoria strappati con dolore dall’amica che narra in prima persona; ricordi nostalgici e pieni di un affetto senza comprensione; oppure le giustificazioni del conformismo alle ferite inferte come in riti sacrificali di espiazione. La rivincita sorda, progressiva e crudele dell’ordine sul caos creativo. E il ritratto della splendida persona sconfitta dalla Penelope segreta appostata in ogni vita di donna, si piega in modo inquietante a una domanda sul tempo: che è troppo e troppo poco.



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Segreta Penelope 2017-11-05 13:40:27 Paola75
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Paola75 Opinione inserita da Paola75    05 Novembre, 2017
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PENSIERI

Sara una donna molto bella dai lineamenti ebraici capelli ricci e occhi scuri,con un matrimoio fallito e odiata da sua figlia, si suicida a cinquant'anni quando ormai sembrava rassegnata ad una vita normale. La storia è raccontata da una amica di liceo la quale rievoca la vita di Sara per capire ciò che ha portato la donna al suicidio e l'influsso che hanno avuto lei e le amiche che un tempo formavano il gruppo .
Berta donna forte sicura di se; materna e sempre pronta a dar consiglio a Sara; Ramona psicanalista soddisfatta del suo lavoro, il quale ha colmato il vuoto della solitudine, dà il suo sostegno psicologico alla donna ed infine lei sempre pronta a incoraggiarla ,tutto ciò viene narrato sottoforma di pensieri.
Pensieri su Sara definita dall'autrice "donna di spirito libero che non seguiva le regole e nemmeno andava contro corrente" amante del sesso e del corpo maschile nell'epoca della rivoluzione sessuale degli anni '70, vive una vita nel caos più totale con una serie di amanti e dando sfogo ad una singolare personalità conducendo una vita anticonformista e sgretolata e poi ancora pensieri su Ramona, su Berta e cosi via. Poi ci sono le conversazione con Gabriel anch'egli vecchio amico e ritrovato al funerale, il quale si rintana sempre a casa sua e le confida i suoi rapporti con la sua terza moglie una pittrice thailandese.
Scrittura molto scorrevole e chiara quindi questo ha facilitato molto a portare a termine la lettura e ha inciso anche la mia curiosità di scoprire se il libro fosse tutto concentrato su questi pensieri dell'io narrante e tristemente è stato così. Ho trovato la lettura ripetitiva, mediocre, superficiale e soprattutto inutile.
Può essere che sia stata io a non apprezzare e afferrare il concetto ma a parer mio è un libro davvero brutto!

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