Scarpe italiane
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Opinioni inserite: 8
ho pianto
Ho appena finito di leggere il libro e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Finora i libri di Mankell che ho letto erano gialli o comunque con una trama sensazionale. Questo è diverso, è un libro profondo che parla di vita, della morte, di vecchiaia. Parla di uomini cosi come sono, pieni di difetti, falliti, feriti dalla vita, solitari. Forse mi ha colpito così perchè sono coetanea del protagonista e i suoi problemi mi toccano da vicino. Nella nostra vita arriverà presto il momento della resa dei conti e leggere il libro ci aiuta a conoscere la morte e farsela amica, ci insegna la solitudine, la sofferenza.
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chi salva 100 vite, si condanna per non averne sal
Interessante. così mi sento di definire questo romanzo di vita vissuta, vita vera, satura di sensi di colpa, di dolore e di espiazione di colpe.
Si parla di un ex medico, anche se i medici non possono mai diventare ex, il giuramento di Ippocrate li rende vocati ad esserlo per sempre; un paziente è morto per sua responsabilità, e lui non se lo perdona.
Bella la sua scelta, forse anche a me piacerebbe provare a vivere sola su un'isola, con un cane ed gatto, fare immersioni nell'acqua gelata.....
Il protagonista, non si rende conto che la sua chiusura non è il modo giusto per riparare al suo errore. La sua autopunizione è recidiva, già si era negato una vita con la donna che amava. Sarà il destino a suggerirgli che il mondo, le persone hanno ancora bisogno di lui, e lui saprà aiutare chiedere perdono e soprattutto perdonare se stesso.
E' una storia insolita, raccontata molto bene, ricca di valori e significati.
La riprova che non esiste un'età per rimettersi in discussione, per aiutare gli altri, combattere per qualcosa di importante, che la nostra crescita personale è in continua evoluzione, e che tutti DOBBIAMO avere una seconda possibilità.
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però molto consigliata questa lettura
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Siamo arrivati fino a qui.
Sento freddo, tanto freddo. Vedo ghiaccio, tanto ghiaccio. E sento la solitudine. La sento nell'anima e la vedo con lo sguardo se mi guardo intorno. Perché in tutto questo ghiaccio e neve c'è una sola casa. La mia. E c'è una sola persona: io.
“Nella mia vita ho visto molte persone piangere. Quando ero ancora un medico, ho incontrato persone moribonde e altre costrette ad accettare che qualcuno a cui volevano bene era stato colpito da una malattia incurabile. Ma nessuna di quelle lacrime ha mai emanato un odore che ricordasse quello delle lacrime di mia madre.”
Sono cauta nella lettura. Non so cosa aspettarmi da Fredrik Welin, tutto è raccontato in modo così casuale. Ma mi sembra troppo casuale. La prima forte impressione che quest'uomo mi fa è quando leggo “d'improvviso provai il desiderio di chiudere la porta e gettare la chiave. Con il tempo Harriet sarebbe diventata parte del formicaio.”
Il libro è un lungo racconto di ciò che quest'uomo vede e pensa; i suoi pensieri sono il fulcro della narrazione. Il ritmo è inizialmente incalzante, poi tende a rallentare, sembra quasi scritto da due mani diverse o in due tempi diversi; i dialoghi sono lunghi e lo scenario è sempre molto circoscritto; tende forse un po' a cadere l'attenzione, ma vuoi sapere di più, vuoi conoscerli tutti i suoi pensieri.
“Non sono venuta qui per accusarti, ma per chiederti di mantenere una promessa... Voglio che mi porti lassù. … Voglio vederlo. Anche se è coperto di ghiaccio e neve. Per sapere se è vero. ..Voglio che tu mantenga la tua promessa. La vita è navigare con una piccola barca in un flusso di promesse che muta di continuo, senza mai arrestarsi. Quante di queste promesse ricordiamo? Dimentichiamo quelle che vogliamo tenere a mente e ricordiamo quelle delle quali preferiamo liberarci. Le promesse tradite sono come ombre che danzano in cerchio nel crepuscolo. Più invecchiamo, più riusciamo a vederle chiaramente. ...”
“Siamo arrivati fino a qui. Non oltre. Ma fino a qui.”
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Ritorno al passato
Quello che stupisce e incuriosisce da subito, e quindi cattura l'attenzione e l'emozione dei lettori :è l'ambientazione di questo romanzo.
In un paesaggio che più nordico non si può, ghiaccio dappertutto e "la solitudine interrotta dalle visite del postino che arriva a giorni fissi in hydrocopter", Menkell imbastisce un testo che è imperniato sui rimorsi di coscienza e sulla possibilità di rimediare ad errori compiuti in passato.
Il protagonista del libro è un ex chirurgo Fredrik, attorno al quale ruotano personaggi(tipo Harriet la sua ex ragazza e Agnes sua ex paziente) allo stesso tempo molto importanti x recepire il messaggio intrinseco che ci arriva dall'opera: il riscatto e la capacità di poter vivere in pace con se stessi dopo aver commesso errori. Libro molto introspettivo con risvolti anche x gli amanti del giallo
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scarpe italiane
ecco che arriva la mia recensione che, però, vi avverto, non sarà molto positiva, forse soltanto perché ho scelto il periodo sbagliato per leggerlo. Secondo me, ogni libro cambia e piace o non piace in base al periodo o allo stato d'animo con cui lo si legge. Mankell è un grande scrittore di gialli e questo lo possiamo definire un giallo sentimentale ed esistenziale. Il meccanismo con cui si snoda la storia segue la stessa tecnica del giallo, sviluppando lentamente gli eventi e passando dalla descrizione di un'abitudine alla spiegazione del perché il protagonista, l'anziano chirurgo in pensione Fredrik Melin. Come nelle indagini dell'altro suo personaggio il commissario di polizia svedese Kurt Wallander, anche qui in questo giallo sentimentale la storia va svelata attraverso fasi progressive in cui viene svelata la vicenda che ha non poche sorprese, imprevisti o morti annunciate, vicende di contorno egualmente drammatiche e strazianti. E' comunque un libro che parla soprattutto d'amore e riflette e fa riflettere sui complicati meccanismi che l'amore scatena nelle persone e le porta a soffrire, a volte, per un'esistenza intera.
Non poteva mancare questo libro in un blog che studia l'amore e tutti i suoi effetti, le complicazioni, le sofferenze e il tormento, ma anche i momenti felici.
In questo drammatico memoriale sull'amore, Fredrik scoprirà molte cose che la vita aveva avuto in serbo per lui senza che lui ne sapesse niente e questo perché era fuggito da ciò che lo rendeva felice o da ciò che l'aveva turbato ed aveva scelto l'isolamento volontario per dodici anni.
L'amore, la malattia senza cura, la morte certa e il suicidio sono tutti elementi di questo libro, esattamente come l'amore, che attraversa la vita di ognuno dei personaggi alla ricerca di una felicità che non si ricostruisce mai definitivamente.
Preferisco i libri a lieto fine, ma non nego che anche questo mi sia piaciuto e mi abbia insegnato e trasmesso qualcosa di importante (più di altri che ho letto in passato): bisogna non fuggire e vivere la felicità, finché ci è concessa, anche se, credo, bisognerebbe riconoscerla nella miriade di eventi che ci coinvolge ogni giorno e di cui non sempre rintracciamo gli indizi.
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scarpe italiane
Mankell oltre ad essere un bravo scrittore è anche un uomo coraggioso :invece di riscrivere per l'ennesima volta la serie che gli ha dato successo ,cambia registro e scrive un romanzo d'amore sui generis che ha come protagonisti un chirurgo in fuga dal mondo e una malata terminale.La qualità della scrittura è eccellente,alcune pagine(il salvataggio dell'uomo,la festa sull'isola)sono veramente notevoli.Da non consigliare a coloro che identificano romanzi rosa e romanzi d'amore.
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scarpe spaiate
La solitudine non uccide chi la sceglie ma chi subisce il fascino.
Espiare una colpa, tutti abbiamo una colpa da espiare. un errore commesso una dimenticanza. Ma dovremmo continuare a vivere con gli altri, fuggire non serve. La rabbia ti viene contro e ti abbraccia silenziosamente come la morte.
Lo scrittore rappresenta la solitudine nel suo fascino più intenso e ammaliante. E' nel rapporto con la figlia da cui non può sottrarsi da cui non ha scampo che il silenzio sordo della solitudine viene rotto dal dolore. Stare soli per non dover soffrire, lasciare che il tempo scivoli dentro un formicaio o dentro un buco, come una ruota inesorabile ritorna la vita e nella più classica delle canzoni: basta un paio di scarpe nuove e la vita è meno amara.
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Scarpe italiane
Fredrik Welin è il protagonista di questo romanzo. Un uomo schivo e solitario, che ha trovato rifugio in una sperduta isola svedese, dopo aver interrotto la sua carriera medica. E' un uomo che per ricordare a se stesso di essere vivo, e forse anche per punirsi, scava ogni mattina un foro nel ghiaccio e si immerge nelle acque gelide. L'arrivo di Harriet, una donna che aveva amato in gioventù e abbandonato senza spiegazioni, sconvolge la sua vita. A trentasette anni dalla loro separazione, lei vuole che Welin mantenga un'antica promessa. Inizia così un viaggio pieno di incontri sorprendenti, verità celate e insospettate. E' un romanzo d'amore poco romantico, avvincente come un giallo, incentrato sull’incapacità di riconoscere il valore dei sentimenti nel momento in cui li viviamo. Alla fine del libro Fredrik, sarà un uomo nuovo, capace di affrontare le proprie colpe, pagando il prezzo che c’è da pagare. Buona lettura:)