Sazio di giorni
Letteratura straniera
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Il pittore dei morti
Kaniuk (1930-2013) , importante scrittore israeliano, ha praticato anche la pittura : un dato importante per comprendere l'ultimo libro che ha scritto, "Sazio di giorni".
Questo autore, la cui famiglia si era trasferita in Palestina già nel 1909, era ossessionato dalla morte, come ricorda E. Laowenthal : un altro elemento da tenere in considerazione.
Il racconto in questione si presenta come un lungo dialogo fra un pittore chiamato a ritrarre un ricchissimo signore appena deceduto e l'enigmatica vedova del defunto. Dal dialogo emergono frammenti di vita di entrambi.
Un pittore che nei morti vuole captare l'essenza della loro vita. Ciò contribuisce a fare del protagonista un personaggio, nel contempo, realistico e simbolico.
Benché egli consideri la morte "come un vuoto che lascia il corpo privo di anima", sostiene che un buon dipinto, a differenza di una fotografia che coglie l'immagine superficiale, "vede quel che sta dietro l'espressione (...), il segreto nascosto negli occhi, nei solchi sulla fronte di un uomo".
Il testo procede con frasi che richiamano la transitorietà di questa vita o che tendono ad evidenziare la forza dell'arte : "un giorno tutti noi saremo momenti dimenticati senza nome" ; eppure l'arte perpetua "l'eterno presente" ; ma "un'opera d'arte ha valore quando non può essere diversa, solo così è giustificabile".
Tante parole, però, non riescono a captare l'insondabile e ad esprimere l'ineffabile ; il nostro pittore, infatti, ammette : "Ho dipinto un mistero in forma di uomo".
Indicazioni utili
letteratura israeliana