Sapore amaro Sapore amaro

Sapore amaro

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Un romanzo intenso ed emozionante, in cui l’autrice di Cuccette per signora racconta la condizione femminile in India, attraverso vite di donne spesso segnate dal dramma e dalla violenza, ma anche capaci di rialzarsi e rinascere. In un limpido lunedì di ottobre Srilakshmi, brillante scrittrice trentacinquenne e docente di zoologia, si toglie la vita. Sembra che nessuno conosca il motivo del suo gesto, ma le voci girano, le teorie si rincorrono e il suo nome diventa quasi leggenda. Tutti parlano di lei. Tutti, tranne Markose, un amore folle e sbagliato che le aveva tolto la dignità e che ora vuole portarsi via anche un pezzo della sua anima. Cinquantadue anni dopo, in un resort sul fiume Nila, si intrecciano i destini di donne diverse per età, provenienza e cultura. Urvashi, giornalista di successo con un matrimonio ormai esausto, è nel resort per sfuggire a un ex amante che non accetta la fine della loro relazione. Qui incontra Najma, che si cela sotto un burqa. Sfregiata con l’acido per aver rifiutato una proposta di matrimonio, privata per sempre del proprio volto e dell’amato lavoro di insegnante, Najma non ha perso la fierezza e la caparbietà. Colpita da tanto coraggio, Urvashi trova la forza di affrontare il suo stalker. Per scappare al proprio orco, Megha, invece, che ha solo sei anni, trova riparo all’interno di un vecchio armadio in una stanza del resort. Ma proprio in quell’armadio è rimasta intrappolata l’anima di Srilakshmi, che non trova pace: la sua storia, il sapore amaro di una passione appena assaggiata ma che non può essere vissuta liberamente, racchiude e simboleggia la lotta e la resistenza di tutte le altre.



Recensione della Redazione QLibri

 
Sapore amaro 2019-08-06 18:50:41 Chiara77
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    06 Agosto, 2019
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Storie di donne

Un sapore amaro caratterizza i vari racconti che compongono questo scritto di Anita Nair, piccole narrazioni che raccontano storie di donne: donne abbandonate, insoddisfatte, sottomesse, donne vittime di violenza, perseguitate, abusate, ma anche donne coraggiose, indipendenti, talentuose.

Il romanzo presenta una struttura un po' particolare: tutto inizia e ruota attorno alla storia di Srilakshmi, che si svolge in India nel 1965; lei è una donna apparentemente appagata, ha raggiunto fama e notorietà come scrittrice, nello stesso tempo è una scienziata, una zoologa che insegna al college. In realtà Srilakshmi è una donna sola, ha rifiutato di sposarsi a 16 anni come hanno fatto le sue sorelle, ha voluto studiare, non ha voluto essere al servizio di un uomo per poter inseguire i suoi autentici desideri. Ha raggiunto il suo obiettivo ma al prezzo di essere continuamente giudicata, in una società ancora fortemente patriarcale e maschilista. Non ha voluto seguire le regole che le avrebbero imposto un marito scelto dalla famiglia, di conseguenza, secondo la morale comune, adesso deve rinunciare completamente all'amore. Così, in un giorno feriale, un lunedì limpido e luminoso, si toglie la vita. La sua anima però non è libera di raggiungere un Aldilà o di reincarnarsi in qualche altra creatura; il suo spirito rimane intrappolato in questo mondo e, per ragioni che non voglio svelare a chi eventualmente vorrà leggere il libro, si ritrova, molti anni dopo la morte, in un albergo di lusso dei giorni nostri, il “Near the Nila”. É in questo hotel che il fantasma di Srilakshmi entra in contatto con le storie di quelle donne di cui parlavo inizialmente. Ed è per questa particolare struttura narrativa che, con “Sapore amaro” possiamo leggere sia un romanzo breve -la storia di Srilakshmi- sia una raccolta di racconti, che ci narrano le vicende di diverse donne, protagoniste di storie difficili, aspre, tormentate, penose, che hanno a che vedere con la condizione femminile.

C'è Urvashi, una donna di mezza età, benestante, insoddisfatta del proprio matrimonio, che viene perseguitata dal suo amante. C'è Najma, giovane insegnante deturpata con l'acido da un uomo che era stato da lei rifiutato. C'è la piccola Megha, bambina di 6 anni violentata da un pedofilo. C'è Brinda, straordinaria campionessa di badminton che ha sacrificato l'infanzia e l'adolescenza per le vittorie sportive. C'è Liliana, una ragazza italiana la cui vita rischia di andare in pezzi dopo aver fatto una sciocchezza ad una festa che è stata ripresa e diffusa su internet. E non è finita qui. Ci sono altre storie, altre vite di donne che vengono raccontate.

In conclusione quindi, una lettura apparentemente poco impegnativa ma in realtà molto stimolante per chi è interessato alla questione femminile nel mondo odierno. Un romanzo che permette di entrare in contatto con alcune storie molto attuali e molto tristi e che lascia un retrogusto particolarmente amaro. Amaro come il sapore di una vespa, inghiottita da una bambina troppo ingenua ed orgogliosa pensando di poter gustare miele dolcissimo e che invece lascia in bocca un gusto particolarmente acre.

«Una mattina, mentre mi trovavo presso l'alveare, una delle api si lanciò contro di me emettendo un forte suono iroso. Come mi si avvicinò, aprii la bocca. L'ape ci volò dritta dentro e io l'addentai, pronta a ricevere il miele di cui la sapevo piena.
Non avevo mai sentito un sapore tanto fetido e acre. [...]»

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi è interessato alla condizione femminile.
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