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Redenzione

Letteratura straniera

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Benjamin ha undici anni, anche se ne dimostra al massimo otto, e gli occhi di un cane rabbioso. Il padre Jeremiah, ossessionato dall'apocalisse, ha deciso di vivere nei boschi isolato dal resto del mondo, così lui si aggira per il paese affamato, con addosso solo un maglione che pare appeso alle spalle. Alla fine qualcuno lo segnala a Pete Snow, l'assistente sociale che lavora in quelle valli isolate del Montana. Pete ha commesso tutti gli errori possibili con la propria famiglia, e per questo ha giurato a sé stesso di non perdere nemmeno uno dei ragazzi che gli sono affidati; non importa se nel caso di Benjamin ciò significa aprirsi un varco nella nebbia di fanatismo e violenza che lo circonda. Ma a un certo punto Jeremiah viene preso di mira dai federali, e Snow si ritrova coinvolto in una caccia all'uomo dalla quale nessuno uscirà uguale a prima.



Recensione della Redazione QLibri

 
Redenzione 2017-09-26 16:10:12 annamariabalzano43
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2.8
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annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    26 Settembre, 2017
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Wyomare, attraversare non-luoghi.

Wyomare, vagabondare da un non-luogo ad un altro non-luogo, è il destino di quell’umanità ai margini della società, che non riesce a entrare in sintonia con se stessa e con il mondo che la circonda. È di questa umanità che ci racconta Smith Henderson nel suo romanzo di esordio, “Redenzione”, un testo di 562 pagine, scritto, sembrerebbe, per essere facilmente trasformato in una sceneggiatura cinematografica. Ed è infatti di sceneggiatura che si occupa principalmente Henderson, che attualmente sta lavorando alla serie tv tratta da “Il figlio” di Philipp Meyer.
La storia che vede al centro il personaggio di Pete, assistente sociale che si occupa soprattutto di proteggere bambini e adolescenti da ambienti familiari degradati e squallidi, è descritta a tinte fosche. Non mancano scene di violenza nelle quali anche la legge varca ogni limite e diviene fuori-legge, così come con un realismo a volte sconcertante si racconta di abusi e prostituzione. I rapporti umani sono problematici, il mondo che ci viene descritto è instabile e inquieto. Il destino si accanisce su Pete, che non riesce a prendersi cura né dei suoi protetti, Cecil, Ben, Katie, né della sua stessa figlia Rachel. Tradito in amore prima dalla moglie, poi da Mary, in contrasto con il fratello Luke, perennemente ricercato dalla polizia, il mondo di Pete è davvero desolante.
Non c’è dubbio che la realtà con cui vivono a contatto coloro che si occupano a tempo pieno della salvaguardia e del recupero dei più deboli sia per certi versi davvero allucinante. Sapere che al di là della sicurezza e del calore di case apparentemente serene possano esistere situazioni così dure e difficili lascia interdetti circa la freddezza con la quale l’opinione pubblica tratta l’argomento.
Il pregio di questo romanzo è dunque nell’atto di denuncia di Henderson teso a superare quell’indifferenza di cui tutti siamo colpevoli.
Da un punto di vista strettamente letterario, il romanzo è penalizzato dalla lunghezza, è a tratti prolisso, dà molto risalto alle descrizioni di ambienti esterni e poco ai sentimenti dei personaggi. È ciò che ne fa un testo idoneo a una realizzazione cinematografica.

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