Quando si ama non scende mai la notte
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Elpi-logo n. 11
Forse è il mio romanzo preferito di Musso (scelta ardua!). Sicuramente, come sempre avviene, per motivi personali.
Innanzitutto per un fatto biografico, che mi accomuna a Mark e che non posso svelare se non al prezzo di essere accusato come spoiler.
Secondo, perché credo fermamente nel titolo: “Quando si ama non scende mai la notte”…
In questo romanzo, ancora una volta, troviamo due coniugi di successo, come ben compendiato nella sinossi: “Mark e Nicole Hathaway sono giovani, affermati, felici. Lui è un brillante psicologo, lei una talentuosa violinista. Vivono in una splendida casa di Brooklyn e hanno una figlia adorabile, Layla. Non ci sono nubi sul loro orizzonte”.
Ancora una volta, successo e felicità sono effimeri, perché in ”un orribile giorno, Layla scompare misteriosamente da un centro commerciale di Los Angeles, dove la madre è in tournée. In pochi minuti si consuma una tragedia assurda, incomprensibile, che lascia Mark e Nicole in preda alla disperazione più profonda. Una disperazione che logora e annichilisce, e spinge Mark, dopo mesi di angoscianti ricerche, ad abbandonare casa, lavoro e Nicole per perdersi a sua volta nei bassifondi della città, con la sola compagnia del suo inestinguibile dolore.”
Poi Nicole rintraccia l’ex marito per comunicargli che Layla, inspiegabilmente, è stata ritrovata nello stesso luogo ove era scomparsa senza lasciare tracce. Mark s’imbarca senza indugio sul volo New York-Los Angeles per riportare a casa la sua bambina, realizzando un sogno che pareva impossibile.
A bordo dell’aereo si intersecano le storie di Mark e Layla con quelle di Evie, annichilita da un lutto, e Alyson, risucchiata dal rimorso per una colpa inconfessabile.
Con la forza dell’allegoria Musso proietta tragedie straordinariamente comuni e verosimili, le emenda con la forza della rappresentazione artistica e le esorcizza in un rito collettivo di purificazione.
Bruno Elpis
Indicazioni utili
Sofferenza e vendetta
Il romanzo si apre e conosciamo Nicole come una sofisticata violinista e Mark come un fantasma di stracci. E poi il romanzo prosegue, fra salti temporali, continui flashback, con uno stile fluido, tipico di questo autore, che mi incanta sempre nel raccontare le sue storie impossibili. E' un romanzo di grande dolore e grande sofferenza, dove alcuni protagonisti sopravvivono come possono, soffrendo, perchè la loro sofferenza è la loro vendetta contro se stessi. Quando il dolore è troppo forte, ci si ripiega su se stessi finchè la tempesta non passa, perchè a volte tutto non basta. Non siamo mai così esposti alla sofferenza come nel momento in cui amiamo. In queste pagine la sofferenza ci entra nel cuore e ci fa provare delle vere ondate di calore.