Narrativa straniera Romanzi Quando eravamo foglie nel vento
 

Quando eravamo foglie nel vento Quando eravamo foglie nel vento

Quando eravamo foglie nel vento

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Da sempre Clare Moorhouse ama camminare nella folla di Parigi a primavera, fra i boulevard e gli stretti vicoli del quartiere latino. Solo in mezzo a completi sconosciuti si sente al sicuro. Nessuno può riconoscerla, nessuno può scoprire il segreto che da anni custodisce nel cuore. Ma oggi è un giorno speciale. Clare ha appena saputo di dover organizzare una cena importante per suo marito, un diplomatico in carriera. Forse è arrivato il momento di ottenere la tanto attesa promozione ad ambasciatore. Eppure oggi, un peso le tormenta l'anima. Perché l'incarico per suo marito si trova in Irlanda. E Dublino è la città che custodisce il segreto dal quale Clare sta cercando di fuggire.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
2.3  (3)
Contenuto 
 
2.3  (3)
Piacevolezza 
 
2.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Quando eravamo foglie nel vento 2015-01-02 19:58:48 Belmi
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    02 Gennaio, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Come un bestseller può deluderti

Di consuetudine, quando inizio a leggere un libro, cerco sempre il titolo originale. Già quello mi aveva lasciato un pò perplessa, infatti il titolo italiano è "Quando eravamo foglie nel vento" mentre quello originale è "The unexpected guest". Direi proprio due cose diverse...

Comunque, tolte le perplessità iniziali, ho iniziato a leggere quello che "The New York Times" ha descritto come: "Illumina la scena letteraria internazionale di una nuova luce".
Probabilmente quel giornalista non ha mai letto qualcosa che illumina veramente altrimenti avrebbero scelto parole diverse.

Il romanzo, nel suo complesso é scorrevole, solo che non è coinvolgente. Mi sono ritrovata ad essere una lettrice superficiale, cosa che di solito non mi appartiene, perché è veramente difficile immedesimarsi o comunque partecipare alla vita della protagonista.

Il presente e il passato si alternano in quello che in ben 264 pagine rappresenta l'arco di una sola giornata. Inoltre il testo, considerato che l'ambientazione del romanzo principalmente ha come sfondo Parigi, è ricco di frasi non tradotte, lasciate in francese, che rendono a volte difficile la comprensione totalitaria della frase ; una scelta che francamente non condivido ma che probabilmente sono presenti anche nell'originale.

Non è mia abitudine sconsigliare dei libri, ma questo proprio non me la sento di consigliarlo.

Buona lettura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
Quando eravamo foglie nel vento 2014-10-08 14:46:58 ombraluce
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
ombraluce Opinione inserita da ombraluce    08 Ottobre, 2014
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

E ARRIVERA' LA NOSTRA ESSENZA

Bel libro, che si presta tantissimo a diventare un soggetto cinematografico! La storia è scritta, infatti, in modo incalzante e dettagliato, sia nelle descrizioni che nei dialoghi, come fosse già sceneggiatura. All'inizio questo può risultare un po' eccessivo, quasi maniacale.... Poi, però, ho capito che è il modo della scrittrice per comunicarci il senso di smarrimento e la percezione di vuoto e vertigine provato dalla protagonista, Claire, che si trova, in una memorabile giornata della sua vita, a fare i conti con il suo passato, il presente imminente e la scelta del suo futuro. Quel che sarà o non sarà dipende da lei, soltanto da lei e dalle sue scelte.La storia si snoda nell'arco di una giornata, ma si sta sviluppando da ben venticinque anni..... e, poiché la vita, alla fine, risponde sempre mettendoci di fronte a noi stessi, Claire dovrà chiarire tutto a sé stessa per poi riuscire a vivere con pienezza e serenità il resto della sua esistenza. Il tema affrontato è la divisione netta della vita in due parti, un passato e un presente che non sono minimamente in contatto fra loro. Ma può esistere una divisione così netta dentro la coscienza delle persone? Non siamo noi stessi il punto di contatto? L'autrice riesce molto bene a far coincidere impegni presenti di Claire, impegnata nel ruolo di impeccabile moglie di un diplomatico in carriera, della quale nessuno deve avere dubbi neanche minimi, con i pensieri e le sensazioni procurate da un passato che non vuole essere cancellato, ma che lei non ha mai confessato a nessuno. Suspance assicurata fino alla fine del libro..... e soluzione che maturerà poco alla volta nella coscienza di Claire, imponendole di fare la sola cosa che sente come giusta, lei in prima persona e non più in balia di altri, come foglie al vento.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Quando eravamo foglie nel vento 2013-10-06 16:48:32 luvina
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
luvina Opinione inserita da luvina    06 Ottobre, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Pessimo

Attenzione contiene spoiler!
Ho comprato on line questo libro nuovo di zecca e molto reclamizzato dalla casa editrice perché pensavo potesse essere interessante visto che in un certo senso parla dell’Irlanda, dell’IRA e di segreti.
Errore fatale! E’ invece come diceva il rag. Fantozzi una c….a pazzesca! Faccio presente che questa è semplicemente la mia modesta opinione che però esprimo dall’alto delle migliaia di libri che ho letto (anche quelli per cui non valeva la pena).
La storia si svolge nell’arco temporale di un solo giorno, da un’alba all’altra, ed è continuamente interrotta da flashback che riguardano vari periodi della vita della protagonista Clare: i tempi del suo amore per Niall, l’infanzia, il periodo in cui conobbe suo marito Edward e così via. Durante questa giornata assisteremo ai preparativi per una cena di gala in vece dell’ambasciatore che Clare deve organizzare a casa sua. L’inizio ricorda molto (copia di brutto??) “Mrs Dalloway” di Virginia Woolf ed è di una pesantezza inenarrabile; lei che esce, compra i fiori (e giù una lezione di botanica e linguaggi nascosti), va al Bon Marchè (e giù descrizioni di formaggi e prosciutti vari). Buona parte del libro contiene frasi in francese visto che la scena si svolge a Parigi e secondo me questo tende ad appesantire il tutto.
Tutto ruota intorno ad un presunto segreto che Clare si porta dietro da 25 anni e che l’ha costretta a mentire e dissimulare; quello che sconcerta è che questa protagonista è scialba, vuota, borghesuccia quasi quanto il marito Edward. Sono rimasta atterrita dalla sua stupidità: intorno a lei succede di tutto –attentati, morti, il figlio che scappa, la cuoca inviperita, il marito preoccupato, ecc.- e lei a cosa pensa? Ai segnaposto scritti con la grafia a riccioli e svolazzi!
Ma non è tutto: in questa interminabile giornata scandita da autisti e parrucchiere Clare rivede Niall che in realtà doveva essere morto; bè lei lo credeva morto il suo grande amore, lo rivede all’improvviso dopo 25 anni e di cosa parlano? Della statua e del personaggio di Andrieu d’Andres!!!!!
Per concludere e mettere una pietra tombale su questo volume voglio spendere una parola sulla scadente traduzione della quale fanno parte congiuntivi sbagliati e svarioni d’italiano; io sono molto attenta a traduzioni e refusi perché secondo me indicano una mancanza di rispetto nei riguardi del lettore, perché le paghiamo col prezzo non proprio economico dei libri e perché una traduzione sbagliata può indisporre verso la lettura del romanzo. Poi non capisco: perché un libro che si intitola in originale “L’ospite inatteso” viene venduto in Italia col titolo “Quando eravamo foglie nel vento?” (??????)


Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T