Prima di me Prima di me

Prima di me

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È il 22 aprile 1977 quando per Graham Hendrick, goffo e noioso docente di storia alla London University, hanno inizio «i giorni di miele». Dall'indolenza di un matrimonio insapore, Graham torna a gioire accanto alla giovane Ann Mears, con trascorsi da attricetta in qualche film di serie B. Fino al triste giorno in cui Graham coglie in flagrante l'amata fedifraga, e poco importa che sia solo sullo schermo di un cinema di periferia. Il compassato professore precipita nell'abisso della gelosia retroattiva e la felicità dell'innamoramento deraglia in follia sanguinaria. Prima di me è una palpitante commedia nera che non lascia scampo: comico e macabro, raccapricciante e grottesco, è fra i romanzi più cupi e divertenti che Julian Barnes abbia mai scritto. «Un romanzo straordinariamente acuto e originale». Frank Kermode, «New York Review of Books»



Recensione della Redazione QLibri

 
Prima di me 2017-10-07 14:47:06 Riccardo76
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Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    07 Ottobre, 2017
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Chi lascia la strada vecchia per la nuova...

Un’ossessione, la storia che nasce da un adulterio ed evolve tra altri adulteri fino all’epilogo finale. Un’ossessiva commistione tra la vita reale, i film e i libri, un progressivo distacco dalla realtà fino quasi alla follia. Un professore si innamora di una giovane attrice di basso livello, con lei iniziano i “giorni di miele”, così come Barnes li definisce nel suo bello e a tratti ironico libro. La gelosia che diventa presto tormento, un atavico bisogno di indagare sul passato della sua giovane amante, che diventa sua seconda moglie. Un impulso irrefrenabile a conoscere i trascorsi amorosi della partner, “Prima di me” per l’appunto, un prima di me che diventa, giorno dopo giorno, “adesso e qui”. Il protagonista entra in una spirale da cui diventa impossibile uscire, vede il tradimento in ogni cosa, ogni uomo incarna un rivale in amore, presente e soprattutto passato. Un passato che non è passato nella testa del professore, un passato che fa più paura del presente e annulla completamente ogni vago pensiero sul futuro. Il conflitto interiore di un uomo che lotta tra l’amore e la gelosia, un sentimento che ci viene presentato, non come un complemento dell’amore, ma come un insormontabile ostacolo ad esso.
L’ultimo romanzo di Barnes non tradisce lo stile di questo scrittore, diretto, “semplice”, senza orpelli inutili, uno stile pulito e facilmente comprensibile, anche quando la realtà lascia il posto alla finzione, la vita vera si mescola perfettamente con la vita raccontata dai film.
Un romanzo che si legge agilmente e che fa riflettere sulla gelosia, sulle fissazioni della nostra mente e su molti fatti di cronaca che troppo spesso ultimamente riempiono i nostri notiziari.

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Prima di me 2017-10-12 10:34:05 Antonella76
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Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    12 Ottobre, 2017
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Gelosia retroattiva...



Quando il passato si aggrappa al presente e lo tira per la giacchetta...

In questo romanzo ci sono le elucubrazioni di un uomo che si ritrova perso tra le spire di una gelosia retrospettiva, la gelosia verso chi c'è stato prima di lui...ed il malessere verso colei che non ha risparmiato nulla, neanche un briciolo di cuore (e di corpo) da mantenere "immacolato" per il giorno in cui lo avrebbe incontrato.
Graham ha 38 anni, è un tranquillo docente di storia all'università di Londra, sposato, una figlia di 12 anni, un mutuo da pagare, impermeabile alle avances delle sue studentesse, senza grilli per la testa, senza slanci affettivi e la vaga sensazione di vivere già come un pensionato.
Poi, inaspettato, arriva il salto, il coraggio d'innamorarsi di nuovo...di Ann, giovane e bella, con un passato da attrice di film di serie B.
Si amano, si sposano.
Tutto va bene...fino al giorno in cui metterà piede in un cinema di periferia.
Proprio lui, lui che si era sempre considerato un uomo "di lettere", uno che ha sempre subito il fascino e le emozioni delle parole,  lui che credeva di essere insensibile alle immagini, alla fine è stato sopraffatto proprio da quelle...alcune immagini (di un film) lo hanno condannato ad una sorta di malattia, ad una follia insensata e retroattiva che lentamente lo ha consumato.
È stato come se il cervello, che fino a quel momento era stato al suo servizio, pronto per essere usato, avesse deciso di prendere il comando, di avere vita propria e, soprattutto, di trasformarsi nel suo nemico.

Barnes affronta il tema della gelosia del passato di chi amiamo, di chi ci ha preceduto nel sentiero dell'amore fisico, una gelosia che non ha nulla a che fare con noi, con il nostro presente, con quello che proviamo e con quello che l'altra persona ci dà.
È un concetto astratto che esiste solo nella testa di chi ne è affetto, distorcendo tutto, confondendo i contorni che separano realtà, fantasia, supposizioni e incubi.
Il "prima" diventa "ora", l'immaginazione diventa reale, ogni cosa si veste di sospetto e alimenta la fame di dettaglio, possibilmente torbido.
L'autore riesce a mantenere in perfetto equilibrio la vena ironica con quella tragica, dando origine ad una commedia acutissima sulla "paranoia".
Il modo in cui affronta argomenti come il sesso, l'amore, l'infedeltà, è disarmante nella sua lucidità, con una scrittura bella, elegante, ironica e spregiudicata.

Per il mio primo Barnes ho scelto di iniziare dalla fine, e adesso ho da percorrere tutto a ritroso, con grande piacere.

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