Più profondo del mare
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Resilienza
E se la a tua paura più grande diventasse l’unica via di salvezza?
Questa è la storia di Doaa giovane siriana costretta a scappare dal proprio paese d’origine, martoriato dalla guerra, ma è la storia di tanti migranti che sfidano il destino spinti dal desiderio di una vita migliore.” Come la musica nei film horror, rendeva le scene di morte davanti a lei ancora più terrificanti, come se l’annegamento delle persone seguisse il ritmo delle onde”.
Una donna con una grande forza d’animo, che cerca in tutti i modi di non arrendersi agli eventi, ma lottare per la vita. “Doaa non sopportava più il rumore del mare. “Non sentiva più i piedi dal freddo, e la sete le aveva gonfiato la lingua. Era così annientata dal dolore che, se non fosse stato per le due bambine in fin di vita che aveva fra le braccia, avrebbe lasciato che il mare la consumasse.”
Queste pagine, sono raccontate magistralmente da Melissa Fleming capo delle Comunicazioni per l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, spesso impegnata in zone di guerra. Un romanzo dei nostri tempi, scritto con la testimonianza diretta della protagonista. La riuscita sta proprio in questo, dare voce a chi ha vissuto sulla propria pelle quel dramma. Spesso ci poniamo delle domande, perché sfidare la morte? Perché mettere la propria vita e quella dei propri figli nelle mani di scafisti senza scrupoli, affrontare giorni in mare in condizioni disumane senza alcuna certezza di arrivare sani e salvi? Chi siamo noi per giudicare queste scelte, viviamo in un paese democratico, siamo dei privilegiati, abbiamo ogni libertà decisionale, e non siamo costretti a scappare. Immaginiamo la disperazione, l’incertezza e la paura che spingono queste persone a lasciare contrariamente il proprio paese, nel caso di Doaa superare anche la paura dell’acqua, e non sapere cosa riservirà il futuro. Nella nostra costituzione l’artico 10 afferma: Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Se c’è una legge perché viene applicata solo per alcuni e non per tutti i profughi che richiedo asilo? Esistono migranti di serie A e di serie B? Adulti e bambini perdono la vita in mare, ci si sente impotenti difronte a queste tragedie, e la soluzione non è chiudere i confini, ma creare corridoi umanitari, rendere legali e sicure le partenze. Non facciamo ancora abbastanza.