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Passi tra passato e presente, fuori e dentro sé
Pechino 2008, olimpiadi alle porte, la Cina si prepara ad allestire la propria vetrina per gli eventi sportivi che ospiterà. Un anonimo tassista trentenne, Wang vive nella megalopoli con la moglie Yda e la figlia Echo ancora bambina. Stremato dalle lunghe ore sul suo taxy Wang è appesantito da una vita sedentaria e pacchetti di sigarette fumati senza sosta. Stanco di un matrimonio privo ormai di stimoli. L'amore frizzante è un ricordo mentre la moglie si massacra le braccia in un centro massaggi.
Il nostro protagonista improvvisamente inizia a ricevere strane lettere. Una dietro l'altra, nessuna firma ma un curioso aspetto in comune: tutte ripercorrono le vite precedenti di Wang.
Ogni reincarnazione è descritta dalla sua anima gemella. Quest'ultima descrive anche l'attuale esistenza del tassista, le sue ferite ed i suoi errori. Sono infatti due anime che sono destinate a incontrarsi nei secoli ad ogni reincarnazione. Un legame profondo ed inatteso fino alla fine del racconto.
La monotonia delle giornate grigie di Pechino é interrotta da affascinanti scorci sulla Cina antica. Attraverso i secoli ogni vita precedente viene incastonata nel contesto storico. Il lettore è così immerso nella cultura e nelle tradizioni di una Cina antica ed attuale.
Tutto ha inizio sotto la dinastia Tang, 635 D.C, c'è la strega Wu e Radice Amara, una strana sorella di nome Fratello Venturo e poi una prostituta, Notte Ventura. Tutti personaggi che segnano i primi passi di un lungo viaggio. Il passo successivo sarà attorno a due schiavi sotto la Dinastia Jin nel 1213. Per poi trovarsi nella città proibita durante la dinastia Ming e le torture subite dalle concubine nel 1542. Sotto la Dinastia Qin si assiste alla guerra dell'oppio per poi conoscere le avventure e tragedie comuniste della Cina nel 1966.
L'autrice non perde mai di vista l'attuale vita di Wang, una famiglia ferita, una madre assente, un padre malato e un passato che ritorna. L'uomo ritrova un vecchio amico con cui ha condiviso la traumatica esperienza dell'ospedale psichiatrico.
Le paure delle lettere, la reazione della moglie e l'ossessione di traumi vissuti provocheranno scelte drastiche.
I temi coinvolti sono molti, la situazione delle donne nel tempo, l'amore nella sua interezza, il disagio famigliare e quello mentale. Lo straniamento sociale ed il senso di mancata realizzazione del sé rappresentano punti fermi. Il protagonista scopre soprattutto se stesso, affronta il legame mai reciso con la madre e con l'amico della giovinezza. L'uomo è messo di fronte alla realtà come la percepisce lui ma preso dalle paure e dalla rabbia per il suo passato nascosto la mente ne esce offuscata.
L' individuo all'interno del più ampio meccanismo degli eventi è infine un elemento che emerge costantemente. Il rapporto tra individui, comportamento e relazioni sociali viene ben delineato. Il tempo scorre, le persone cambiano ma solo in apparenza. Un romanzo interessante che affronta passato e presente nella più ambia prospettiva della centralità umana e dei suoi inscindibili sentimenti.
Il fascino dell'Oriente personalmente mi attira moltissimo, quindi, consiglio questa lettura anche per il collegamento storico e culturale che emerge.