Musica per un incendio

Il romanzo inizia presentandoci una coppia, Tom e Elaine con due figli. Lei frustrata, stanca, con poche soddisfazioni; lui volgare, fissato con il sesso, poco sensibile. La coppia è in crisi e la scena iniziale in cui lei si difende da una aggressione sessuale di lui con un coltello ferendolo alla gola è emblematica del clima pesante e al limite della follia che c'è in famiglia. La casa dei due è così cadente e l'elenco di cose che si dovrebbe fare per stare al passo con "gli amici" così lungo che Tom evita di pensarci e Elaine si sente stanca prima di cominciare solo a stilarlo. Da subito si capisce che Tom ha almeno una relazione, ma probabilmente non solo una. Nelle prime pagine vediamo Elaine dare un calcio al barbecue e provocare l'incendio della casa. I due se ne vanno al ristorante con i figli mentre la casa prende fuoco, senza far nulla. La scena rafforza l'impressione di labilità mentale estrema. Il ritorno dei due nella casa bruciata e senza elettricità ha qualcosa di liberatorio che richiama il racconto Black out dell'Interprete dei malanni. Anche il buco nel tetto da cui si intravede il cielo e da cui entra la pioggia ha qualcosa di consolatorio, come un piccolo spazio lasciato alla speranza che si trova laddove la civiltà non arriva.
La casa è chiaramente il simbolo della famiglia. La coppia è divisa tra il desiderio di salvare la casa e quindi la famiglia che comunque ha del buono con il forte desiderio di liberarsene e di alleggerirsi dal suo peso. Gli amici dopo l'incendio offrono il loro aiuto. Le altre famiglie sembrano almeno all'inizio migliori di quella di Tom e di Elaine. Sembrano avere ancora il controllo delle cose. Ma il controllo è stato pagato caro, così caro che probabilmente era meglio non averlo. Nel libro si ha la sensazione che ogni passo avanti verso il controllo e la ricostruzione della casa, è in realtà un passo indietro. Forse la cosa giusta sarebbe stata accettare la propria imperfezione e farsene una ragione, non imporsi traguardi troppo alti, fregarsene degli amici. Ma man mano che il velo cala sulle vite altrui, vediamo che la coppia formata da Tom e Elaine non è poi così male. Nonostante tutto ha i suoi momenti di tenerezza, di giocosità; è legata ai figli da un affetto sincero. I due sono capaci in certi momenti di aiutarsi. Ma "l'aiuto" che la coppia riceve dagli amici e dalla società non lascia speranza. Il romanzo ci dà la sensazione di entrare in un vicolo cieco, in un imbuto dove si cade sempre più in basso. La nevrosi della società e di ogni persona ha i suoi meccanismi consolatori disfunzionali che portano solo ad un peggioramento delle cose. Il sesso è la principale consolazione di tutti, più del cibo. Il rapporto sessuale sembra interessare tutti a prescindere dalla persona con cui lo si fa (uomo o donna) ma proprio perchè non è di fatto possibile prescindere dalla persona nascono tante situazioni spiacevoli, dalla stalker, dalla donna che fa telefonate da psicopatica, al vecchio che guarda cassette porno (e forse pedoporno), e via di seguito. Il sesso è presente in modo ossessivo, oppressivo e nevrotico. Rende l'idea e la sensazione della tensione che sale, dell'ansia di non sentirsi all'altezza e soprattutto la sua onnipresenza ammorbante fa sì che si senta la presenza di una specie di cappa scura che incombe su tutti, sui giovani e sui bambini che non sono mai al sicuro da nessuna parte dall'instabilità mentale altrui. E invece siamo in America, perciò il sesso è il meno. O meglio, si unisce da qualche parte e in qualche modo alla necrofilia e alla follia in modo imprevedibile ma inevitabile.
Il singolo è malato, ma si sente il malessere dell'intera società, la mancanza di vie di fuga.
Il finale mi ha tolto la voglia di leggere altri libri dell'autrice anche se uno ce l'ho già nella libreria.
E' un libro ansiogeno . Per chi avesse letto Bullet Park questo è più negativo. L'incendio metaforico finale è inevitabile.
In ogni caso è un bel libro e lo consiglio soprattutto a chi non ha figli e non è troppo ansioso.