Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
una favola da leggere rimboccando le coperte
Questo libro, come altri della stessa autrice è una coccola, un the caldo con miele, una coperta sul divano. Il comfort book per eccellenza.
Una favola con lieto fine scontatissimo, lettura semplice e piacevole, dove "...e vissero tutti felici e contenti".
Accenno alla trama: il protagonista, il sig. Oswald Campbell, si ritrova per seri motivi di salute a dover soggiornare per un periodo di tempo a Lost River, posto decisamente sperduto, ma che si rivelerà essere un'oasi di pace.
Il nostro protagonista ritroverà così la sua strada e nel mentre conoscerà l'amore per una piccola bambina, conoscerà nuovi amici e conoscerà il caldo abbraccio di una casa accogliente e l'amore di chi è sulla porta ad aspettarti quando torni a casa.
Posologia:
si tratta del libro perfetto per il periodo: dalla abbuffate natalizie si arriva a letto esausti, dunque è il libro che si legge da se, senza doverci mettere particolare attenzione, ma che ti concilia il sonno come un dolce abbraccio.
Per chi?
Per tutti, ma sicuramente lo vedo perfetto da leggere a letto a qualche piccino, mentre gli si rimbocca le coperte.
Indicazioni utili
Non chiamatemi Zuppa
Frank era al mondo da poco, mezzo morto ammazzato da quei piccoli diavoli. Contro ogni pronostico, Frank è risorto, coriandolo di allegria in uno sparuto villaggio dell’Alabama, unica speranza di un bocciolo bistrattato.
Frank e’ un pettirosso che non sa volare.
Patsy denutrita, fragile, sporca e vestita di stracci nella sua breve e grigia esistenza ha conosciuto soltanto abbandono e solitudine. La sua resurrezione nel tepore scarlatto di Frank.
Patsy e’ una bambina che non sa camminare.
Oswald Campbell si trascinava col sostentamento della magra pensione di invalidità. Solitario, cinico, detestava anche la sola idea di paternità.
L’anamnesi è critica ed il referto grave, per prolungare la vita serve trasferirsi in un clima più mite.
Oswald è un uomo che non sa respirare.
Durante le festività natalizie capitai di fronte ad un dispenser con dei grandi, rosei marshmallow ricoperti di cioccolato bianco e praline, pasticcino poco intrigante per un palato italiano abituato a sapori diversi. Eppure non seppi resistere al grazioso alberello, capitava nel posto giusto al momento giusto. Mangiandolo, provai un piacere diffuso con quella dolcezza zuccherosa , eccessivamente morbida ed avvolgente.
Fannie Flagg non raggiunge di certo la bellezza di “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”, ma la grazia del racconto, gli amabili attori ed i guizzi di umorismo sono perfetti nel periodo natalizio.
Come ogni abete di marshmallow ricoperto di cioccolato bianco e praline colorate.