Monte cinque
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Opinioni inserite: 3
Ricostruire
Dopo aver letto secoli fa un paio di libri dell'autore (Sulle sponde ecc... e l'alchimista) ci avevo proprio messo una pietra tombale sopra. Invece questo romanzo mi è piaciuto molto, soprattutto la prima metà della storia: una scrittura leggera, frizzante, ironica.La seconda metà del libro è un po più coheleggiante, quindi meno bella.
La storia racconta episodi della vita del profeta Elia, episodi inediti, forse inventati.
Il profeta viene visto da una angolazione insolita a partire dal suo carattere schivo e timoroso di tutto, dal suo insolito rapporto con Dio con poche certezze, tra fantasia e realtà, con pochi miracoli (solo uno è davvero un miracolo): Il resto potrebbe essere o non essere. C'è sempre una dose di arbitrio nella interpretazione dei fatti, dei pensieri, degli avvenimenti da parte del profeta e quindi di insicurezza.
Il rapporto con Dio richiede uno sforzo enorme di fede e di comprensione da parte di Elia nonchè di fantasia. Dio non parla mai troppo chiaramente, sembra che parli (ma non si sa), poi segue strade non comprensibili all'uomo nemmeno se profeta e di spiegarSi non Si sogna nemmeno. A volte le Sue vie sono dure e sembrano cattive. Suscitano risentimento e rabbia. Del resto anche il rapporto di Elia con gli uomini non è semplicissimo perchè anche se gli scopi umani sono spesso ovvi, a volte i mezzi che usano per perseguirli lo sono meno, soprattutto per una persona onesta e diretta.
A me è piaciuta l'idea che Elia non sia stato chiamato tanto a distruggere i profeti di Baal, episodio di cui non si parla nel testo ma che il lettore può immaginare non nel gusto del povero profeta. La sua missione principale nel testo è la ricostruzione di una città distrutta, una città nemica. Bella anche l'idea che la donna timidamente amata dal profeta sia in qualche modo diventata quella città.
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Monte cinque
È un libro particolare... Come ogni libro di Coelho, porta a riflettere.
La trama è molto semplice e lineare, priva di descrizioni o dettagli; infatti inizialmente ho trovato il romanzo un po' noioso e superficiale. Poi dalla seconda metà mi è sembrato più interessante.
Lo consiglio a chi vuole riflettere sul rapporto Dio – Uomo, come si influenzano reciprocamente e come l’uno dipenda dall’altro. Non è un libro religioso e penso che l’obbiettivo dell’autore sia proprio quello di valutare e ragionare sull’argomento.
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Come si demolisce un profeta
Mi allettava vedere come uno scrittore di grido avesse plasmato la figura del profeta Elia, un personaggio biblico che mi affascina molto. La delusione è stata grande quando mi sono reso conto che Coelho non solo incentra gran parte del suo racconto su episodi del tutto inventati ed estranei alla Bibbia, ma tradisce la personalità stessa di Elia, trasformandola da quella del grande profeta, coraggioso e sottomesso, in quella di un piccolo uomo portato alla lamentela, alla polemica con Dio e all’obbedienza controvoglia. Certo, da uno scrittore ci si poteva aspettare un’elaborazione sia della storia che dell’intimità del personaggio, ma non al punto da attuarne una demolizione. Tanto più che la storia inventata è tutt’altro che avvincente: a me è apparsa molto noiosa, scritta male, con dialoghi infarciti di sentenze ed aforismi, un semplice pretesto per inserire le idee filosofiche (alquanto nebulose e discutibili) dello scrittore. Un libro che non ho intenzione di conservare e che non mi sento di consigliare.