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Mia regina

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Provenza. Estate del 1965. A Shell piace servire i clienti nella malandata stazione di servizio dei suoi, anche se i viaggiatori che si fermano sono pochi. Da quando ha smesso di andare a scuola non ha molto altro da fare e bambini nei dintorni non ce ne sono. Ma un giorno, dopo che ha quasi appiccato il fuoco alla pompa di benzina, i suoi genitori discutono di metterlo in un istituto per ragazzini come lui. E a Shell non resta che scappare. Sull'altopiano che sovrasta la sua valle non trova la guerra che vedeva nella tivù bombata di famiglia, solo silenzio e odori del sottobosco. E una ragazza, bellissima e capricciosa come un soffio di vento, che gli appare davanti. Assieme a lei, tutto diventa possibile. "Mia regina" è un'ode alla libertà, all'immaginazione, alla diversità.



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Mia regina 2018-12-30 10:57:35 CRISTIANO RIBICHESU
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CRISTIANO RIBICHESU Opinione inserita da CRISTIANO RIBICHESU    30 Dicembre, 2018
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Meritevole esordio

Un lodevole e promettente esordio per questo autore francese, forse un po’ tardivo.
Bisogna comunque sottolineare che non si tratta di un neofita sconsiderato, essendo Andrea conosciuto regista e sceneggiatore.
Shell è il nomignolo che viene affibbiato al piccolo protagonista di questo racconto. Un bambino nato diverso dagli altri. La nonna gli ha raccontato che la sua disgrazia è da imputare a un personaggio malvagio chiamato Malocchio.
Si può immaginare una forma di autismo o ritardo mentale. Il reale difetto che lo relega ai margini degli spensierati giochi d’infanzia dei suoi coetanei non è specificato poiché è egli stesso a raccontare la storia di quell’estate del 1965.
Il mondo visto con i suoi occhi è differente, forse più bello, certamente più avventuroso. Vien da pensare che saremmo tutti migliori se fossimo capaci di rendere più semplice la nostra esistenza, credere ancora ai draghi, ai castelli fatati ed essere fedeli sudditi di un’amabile regina.
Delicato e struggente. Posso immaginare quanto questa lettura sia in grado di colpire ancor più il cuore di chi vive o ha vissuto un’esperienza affettiva con epicentro un personaggio simile al piccolo Shell.

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