Machi di carta. Confessioni di un omosessuale cubano
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Machi di carta
Sono in una fase della mia vita di lettore, in cui mi sono lasciato couinvolgere dalla cultura ed in particolare dalla letteratura Cubana. Il racconto di Torreguitart l'ho trovato interessante anche se dopo aver letto Gutierrez gli stessi temi li ho trovati meno coinvolgenti e sferzanti. Talvolta, viene da chiedersi se quello che i due autori raccontano corrisponda al vero perchè spesso le situazioni sono estreme. Nel caso ci troveremmo davanti ad una narrazione che scandisce fatti - in particolar modo riguardanti la sfera sessuale - poco conciliabili con il comune pensiero perchè troppo vitali direi quasi ferini, ma che potrebbero essere di utilità nei lettori in fase di letargo emotivo. Ciò che colpisce in entrambi gli autori e nella fattispecie in questo racconto e la capacità di sopportare gravi sofferenze morali e fisiche quasi fossero parti ineludibili del vivere quotidiano, suscitando rispetto nel lettore anche nelle azioni maggiormente discutibili del protagonista. Lo stile è essenziale, non si percepisce un alto livello culturale, ma poco importa. Consiglio se vi piacerà, di leggere Gutierrez.
Indicazioni utili
Machi di carta di Alejandro Ruiz Torreguitart
Ho scoperto con grande piacere questo giovane autore cubano, Alejandro Ruiz Torreguitart, grazie al romanzo da poco pubblicato in Italia "Cuba particular. Sesso all'Avana". Essendo rimasto soddisfatto di quella lettura, ho comprato anche questo "Machi di carta" e devo dire che si tratta di un'opera ancora migliore. Lo stile è essenziale ma ben curato, la storia interessante in quanto permette di conoscere o approfondire molti aspetti della società cubana. Dopo Pedro Juan Gutierrez, Alejandro Ruiz Torreguitart rappresenta l'autore cubano che preferisco. Consigliato.