Lucky
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"SEI FORTUNATA".
La meravigliosa Alice Sebold, che ancora una volta, dopo Amabili Resti, lascia a bocca aperta.
Un racconto,una storia vera, la sua storia vera. Lo stupro subito nel pieno della sua eta, a 19 anni.
Un libro per quanto forte, vero. La parola perfetta per descrivere questo libro è vero, verità. Perché al giorno d'oggi quante bambine,ragazze,donne, vengono stuprate all'anno? Tante, tantissime, almeno una ogni giorno. E questo libro racconta solo la verità del mondo che ci circonda, del malessere interiore di certe persone che arrivano a fare tanto, per propria soddisfazione, per proprio godimento, rovinando per sempre la vita di una persona, se non distruggerla del tutto.
Alice racconta come ha accettato, come ha vissuto e continua a vivere, e in un certo senso, come ha superato questo enorme dolore.
Ma mi chiedo: Sarà mai possibile a superare un dolore così grande e intenso?! Troppo grande per dimenticarlo da un giorno all'altro.
"Se fortunata" si sentì dire Alice dal poliziotto che raccolse la deposizione dopo lo stupro da lei subito quando aveva 19 anni. "Una ragazza fu stuprata e smembrata in quel luogo tempo fa".
Indicazioni utili
Io ti ascolto.
Alice.
Alice Sebold.
Molti di voi probabilmente l'assoceranno ad "Amabili resti", libro che ne ha decretato fama e successo.
"Lucky" è tutt'altra cosa.
"Lucky" non è per tutti.
"Lucky" è una storia vera. Una storia di sofferenza. Una caduta a peso morto e una faticosa risalita.
"Lucky" niente giri di parole o inutili preamboli, non servono quando si deve parlare di uno stupro.
"Lucky": fortuna.
Ma la fortuna con lo stupro ha poco da spartire... E non c'è neppure modo di addolcire un racconto come questo.
Alice fa così, ripercorre il Maggio 1981 e i 10 anni successivi, affronta il prima, il dopo, le ricadute e le sofferenze quotidiane e ne parla in un modo brutale e diretto, come se dovesse liberarsi da un peso. Come se fosse la prima volta che racconta la sua storia.
“ Perché se resta anonima, la mia storia è solo una storia, non la realtà.”
Ma la realtà di Alice non è facile da affrontare, non lo è per nessuna donna.
E io che leggo quello che lei, in questa sorta di diario, confessa non sono più una qualsiasi lettrice, ma divento in primo luogo un'ascoltatrice, un'amica che ascolta silenziosamente e rispettosamente il suo sfogo.
Un'amica che le tende la mano e la sprona ad andare avanti.
Un'amica che le da il coraggio di continuare fino alla fine a mettere nero su bianco il suo trauma, le sue paure, la sua "fortuna".
"Nessuno può tirarti fuori da nulla. O ti salvi da sola o non ti salvi."
Io però leggendo questa storia, so per certo che ho teso la mia mano verso di lei e che, in qualche modo, ho contribuito a salvarla dall'oblio.
Indicazioni utili
FORTUNATA : VEDI ALLA VOCE STUPRO.
Alice Sebold, è suo lo splendido quanto famoso best seller AMABILI RESTI.
Quando lo lessi, mi colpi’ parecchio e approfondii la biografia dell’autrice.
Scoprii che Alice venne realmente stuprata da ragazza.
Scoprii che il suo primo libro, pubblicato nel 1999 dopo numerosi tentativi di stesura falliti e riscoperto dal pubblico dopo il successo di Amabili Resti, era il racconto dello stupro e di cio' che ne seguì : LUCKY.
Alice. D’ora in poi sara’ solo Alice per me, nessuna formalita'. Dopo questo libro, dopo essermi fermata ad ascoltarla, da essere umano a essere umano, ma soprattutto da donna a donna, io posso chiamarti solo Alice.
“ Mi sbottonai la camicia e , come il cardigan, me la sfilai di dosso. Fu come perdere le piume. O le ali. “
Ammetto, non e’ il mio genere di lettura.
L’ho cercato questo libro, l’ho voluto. Ma non ero preparata.
Ho sofferto molto, ho passato il tempo della lettura alternando o associando unghie piantate nei palmi delle mani, pelle d’oca , brividi freddi dalle spalle al ventre.
Questo da pagina 9 a pagina 328, la narrazione inizia a pagina 9, termina a pagina 328.
“Si crede che una donna smetta di lottare quando subentra la stanchezza fisica; ma proprio allora stava per iniziare la mia vera battaglia , una battaglia fatta di parole, bugie, cervello.”
Syracuse, campus universitario.
Alice ha 18 anni. Alice e’ vergine. Alice sta rientrando al suo alloggio.
Alice viene aggredita, minacciata di morte, brutalmente picchiata, umiliata, violentata.
Alice deve continuare a vivere, in un modo o nell’altro.
“Nessuno puo’ tirarti fuori da nulla. O ti tiri fuori da sola o non ti salvi. “
L’evoluzione del romanzo si impernia sull’aspetto psicologico e sociale di Alice, che dopo l’aggressione, dopo la denuncia, si trova innanzi un microcosmo silente impreparato ad affrontare il trauma. A guardarla negli occhi. Ad ascoltarla. A pronunciare la parola che tutti occultano quasi fosse vergogna loro, o peggio ancora sua :stupro.
La solitudine, l’angoscia, l’orrore nell’anima, l’insicurezza, il terrore che si insinua nel cervello, la forza di una ragazza che rivuole la sua vita.
Che ha tanta paura quanto coraggio. Che vuole vendetta per la studentessa calpestata, per la diciottenne straziata, per la verginita’ dilaniata.
“Quella mattina mentre mi vestivo , (andando in tribunale n.d.r. ) mi ero scritta sulla coscia con la penna blu – Morirai – . E non mi riferivo a me stessa. “
Due parole ancora per il titolo . Lucky : fortunata. Sono le parole di un poliziotto quando Alice , sotto shock, dopo la violenza carnale, si reco’ a denunciare il reato. “ sei fortunata, una ragazza fu stuprata e smembrata in quello stesso tunnel.”
Un libro duro, forte, che consiglio.
E se leggere AMABILI RESTI implica contribuire alla ricchezza dell’autrice, leggere LUCKY significa fermarsi e dire ad Alice : io voglio ascoltarti.
Buona lettura.