Le week-end
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Complicità
E’ questa la parola chiave che ti rimane dopo aver letto questo piccolo testo, che sembra un pezzo teatrale o anche una vera e propria sceneggiatura cinematografica, visto che su questa storia è nato anche un film. Lo stile è tutto a dialoghi ed è un’impostazione che deve piacere, comunque anomala rispetto alla maggior parte dei testi scritti. Racconta un weekend di due persone che vivono insieme da 30 anni, attraverso la voce di lei e di lui e con l’espediente dell’incontro casuale con un amico che, di sponda, li fa parlare tra di loro in modo diverso. C’è un leggero ripercorrere di alcuni fatti della loro storia, da cui si comprende che il passato ha un significato diverso ed un diverso valore per ciascuno dei due e da cui emerge la complicità, che penso sia una delle caratteristiche principali che può cementare un rapporto e tenerlo saldo negli anni. Il tema è interessante, ma personalmente non mi ha coinvolto tanto. La frase che mi ha più colpito, forse perché me la sono sentita addosso, riguarda il sentirsi in sintonia con la propria infelicità. Ne consiglio comunque la lettura, anche per lo stile, per la sua particolarità.