Le palme selvagge
Letteratura straniera
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Nel buio, il rumore delle palme selvagge
Due storie corrono parallele sulle pagine di questo romanzo del grande scrittore americano, due storie che non si toccano mai, nemmeno si sfiorano solo proseguono lungo il loro corso già determinato dalla Storia, dalla vita e dalla morte.
L’inondazione del Mississippi, un carcerato che il destino vuole evaso e la volontà soltanto un uomo che non conosce altro che il carcere. La storia di una lotta contro la forza della natura sia essa fiume o spirito di libertà, il racconto vero e verosimile di un uomo che si trova in carcere per ingenuità e poi evaso per la stessa colpa.
New Orleans anni dopo, la fuga disperata a conclusione di un amore altrettanto disperato sfiorato solo a tratti dalla felicità. Un amore che nasce nel momento sbagliato, frutto di una colpa del cui peso non riuscirà mai a liberarsi nonostante le distanze, i lavori, gli amici e la solitudine. Un uomo che non sa imparare ad amare e una donna che ama troppo, senza possibilità di fuga. Una coppia che cerca la sopravvivenza lontano dalla quotidianità e che della quotidianità sarà vittima colpevole. Un amore che sopravvivrà alla morte e della morte sarà causa.
Queste le due storie che Faulkner racconta con i suoi periodi ad ampio respiro e una prosa che non permette tregua all’immaginazione. Due storie completamente inconciliabili che sopravvivono sulle stesse pagine con un’armonia tanto impercettibile quanto indissolubile così che non si possa scegliere una o altra, ma si senta il bisogno di entrambe per capire il senso profondo di un opera che entra a passo felpato nel cuore e lì si sedimenta come roccia.