Le nozze barbare
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Portatemi Ludo!
E' la storia di Ludo...figlio di uno strupro collettivo, odiato da sua madre e dai nonni...alla disperata ricerca del suo posto nel mondo.
Ho appena finito di leggere questo libro e ho il cuore in subbuglio, mi manca il fiato e un nodo mi serra la gola!
Che libro meravigliosamente doloroso...
Come si può amare così tanto una persona che ci odia?
Ma allo stesso tempo...è possibile amare il frutto di una violenza?
Io non so rispondere a nessuna delle due domande...ma ho sofferto maledettamente per Ludo, per il suo amore negato...per il suo "non appartenere a nessuno", per il conto salatissimo che ha dovuto pagare per colpe non sue.
Ne consiglio la lettura...ma solo se non si ha paura di vedere il proprio cuore sbriciolarsi in mille piccolissimi frammenti!!!
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E senza bouquet!
Nicole è una bella ragazza che ama le brioche calde e la marmellata, ama il rossetto,l’essenza dei profumi della madre, ama la vita e ama l’amore. Si ritrova stuprata da tre marinai americani, ingiuriata dai genitori, derisa da tutto il paese e costretta a mettere al mondo un figlio “diverso”, un figlio che non conoscerà amore, non conoscerà il rispetto e si confronterà con un mondo che non è pronto ad accogliere gli imperfetti. Lettura serrata, crudele, asfissiante e morbosa, l’autore non si risparmia a mettere a dura prova il lettore, non arriveranno mai carezze, baci, effusioni di dolcezza, solo un groppo alla gola e lacrime represse e tanta ansia di finire questa dolorosa lettura dove le nozze barbare, perfetta imperfezione della vita, si trasformano in un grido accorato di bisogno di umanità e serenità. Non sono molti gli autori che riescono nell’impresa, Yann Queffelélec c’è riuscito, niente riso e confetti dopo la cerimonia.