Le madri nere Le madri nere

Le madri nere

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Fiaba allucinata e infernale, ambientata in una Francia fuori dal tempo, Le Madri Nere mette in scena un circolo di isteriche e rancorose figure femminili che ogni prima domenica del mese si ritrovano per lamentarsi dei destini dei loro figli perduti. Sei donne inacidite, eternamente vestite a lutto, che si aggirano tra Dio e le anime perdute, in un vendicativo e spietato tentativo di rivalsa nei confronti del mondo. Il piccolo Jacques, voce narrante lucida e paradossale, deve difendersi dalle fantasiose perfidie di una madre delirante che intende punirlo per essere sopravvissuto al gemello, e lo sottopone a ogni sorta di umiliazioni. Françaix disegna un universo che richiama, con i suoi eccessi e le sue isterie, il nostro mondo in guerra: guerra contro la parola, guerra contro l’amore, guerra contro la vita. Una riflessione di grande attualità sul linguaggio e la comunicazione, sostenuta da una scrittura pulsante, tesa, senza sbavature. Definito da molti, in occasione della sua uscita, uno dei migliori romanzi dell’anno, Le Madri Nere fa rivivere, con freschezza narrativa e tonalità visive che ricordano i Jeunet e Caro di Delicatessen, il mito del doppio e delle streghe cattive.



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Le madri nere 2012-04-20 09:36:13 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    20 Aprile, 2012
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Le madri nere

Ma che madre sei? Ma cosa fai? Cosa ti salta in mente? Maurice è tuo figlio, è così che gira il mondo.
L'avrei presa a sberle, anzi a scapelòt e bastonà, sciagurata di una strega.
Il grido inesauribile e accondiscendente di un figlio di fronte alla pazzia di una madre senza cuore, dispotica e arida che lotta contro l'amore, la libertà e la gioia di vivere.

""Tutto quello che non capisce, sono macacàde tutte le parole che uso e che le fanno venire il mal di denti, tutte le frasi che ricopio dai libri della biblioteca, sono macacàde. E lei le butta insieme alle bucce nel grande buco nero della latrina.""

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Le madri nere 2009-01-01 22:10:39 Mara
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Mara Opinione inserita da Mara    02 Gennaio, 2009
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Le madri nere

L’incipit ferisce come una stilettata: "È dura scrivere con la mano sinistra. Eppure dovrò abituarmici, altrimenti la mamma sarebbe fin troppo contenta, e ho giurato di non darle mai più soddisfazione. È stato perché non potessi più scrivere le mie porcherie, come dice lei, che mi ha mozzato il pollice l’altra sera. Se sapesse che nonostante tutto io insisto, potrebbe benissimo ricominciare ad affettarmi. Non credo le seccherebbe. Anzi, forse ci troverebbe il suo piacere. Ho visto la luce che le si è accesa negli occhi quando il coltello da macellaio si è abbattuto sul mio pollice tranciandolo di netto. Una luce cattiva, fredda, simile al riflesso della lampada sulla lama così ben affilata".

"Le madri nere" non è un giallo, né una riflessione intellettuale sui rapporti familiari. Eppure nel racconto che scorre, come una favola nera, sulle riunioni inquietanti di sei donne orfane dei loro figli, si ritrovano tutti questi elementi.

E' un romanzo intenso e agghiacciante, ambientato nella campagna francese durante la guerra. Descrive le tormentate vicende di un bambino di tredici anni, costretto a subire continue torture e vessazioni da parte della madre psicopatica. Ginette, donna ignorante e spietata, lo accusa di aver ucciso durante la gravidanza, strozzandolo nella placenta, il fratello gemello nato morto. Testimone impotente della violenza subita, il piccolo Maurice descrive nel suo diario ogni piccolo particolare della crudeltà materna. Complici della madre un gruppo di donne, le Madri nere, unite in una sorta di società segreta, costituita per piangere i loro figli scomparsi prematuramente.

Sullo sfondo la figura del padre, falegname alcolizzato, totalmente passivo di fronte alla moglie, che sfugge nel vino e nel totale isolamento le frustrazioni della vita coniugale.

Un romanzo che toglie il respiro, terribile e struggente, che esplode in una scrittura pulsante ed essenziale, così terribilmente realistica da far rabbrividire.

Buona lettura:)

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