Narrativa straniera Romanzi La vita è breve e il desiderio infinito
 

La vita è breve e il desiderio infinito La vita è breve e il desiderio infinito

La vita è breve e il desiderio infinito

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La trama e le recensioni di La vita è breve e il desiderio infinito, romanzo di Patrick Lepeyre edito da Guanda. È un giorno di inizio estate quando squilla il telefono e Nora annuncia il proprio ritorno. Sono passati venticinque mesi, tre settimane e cinque giorni. Ma per lei è come se fossero passate solo due settimane da quando ha lasciato Parigi, quasi che il tempo e l’amore fossero reversibili. Ambigua fin dalle origini – di madre francese e di padre inglese –, aspirante attrice, giovanissima e inquieta, Nora è la donna eternamente sfuggente e inconoscibile. Capace di slanci improvvisi e di fughe inspiegate, nella sua sovrana ingratitudine tiene avvinti a sé due uomini quantomai diversi. A Parigi la aspetta Louis Blériot, traduttore freelance, quarantenne con il look dell’eterno ragazzo, che vive con la moglie Sabine – una donna colta, intelligente, amorevole – vigliaccamente in attesa che lei lo lasci. Fin dal primo incontro, Nora è stata per lui «la ragazza che gli è destinata», capace di tenerlo in uno stato di eterna sospensione fra «l’angoscia dell’infedeltà e la depressione della fedeltà». A Londra la cerca Murphy Blomdale, operatore finanziario, americano al cento per cento nel suo volontarismo austero e iperattivo, un uomo che legge sant’Agostino e coltiva la rara virtù della pazienza, e che non riesce a convincersi dell’abbandono di Nora, forse perché «qualcosa lo trattiene dal rinunciare a essere felice». Patrick Lapeyre reinterpreta in chiave contemporanea i temi dell’amore fatale e del triangolo amoroso, tentando di risolvere la delicata equazione della vita e del desiderio.

Nato nel 1949 a Parigi, Patrick Lapeyre ha pubblicato sei romanzi. La vita è breve e il desiderio infinito ha vinto in Francia nel 2010 il Prix Femina.



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La vita è breve e il desiderio infinito 2011-08-06 14:26:20 Tommaso
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Opinione inserita da Tommaso    06 Agosto, 2011

Non così male

Che dire... penso che non sia così male come descritto nel commento che mi precede, anche se devo concordare con il finale new age, è alquanto rivedibile. In realtà il libro parte molto bene, aiutato da una narrativa sciolta e piacevole, talvolta impreziosita da metafore indovinate. Dei quattro personaggi (perché i personaggi sono quattro e non tre) Bleriot è sicuramente il più curato ed evidentemente riflette il punto di vista e gli stati d'animo dell'autore. Nora mi sembra invece meno riuscita, nonostante gli sforzi narrativi, mentre sia la moglie sia Murpy mi sembrano tutto sommato dei personaggi improbabili (soprattutto la prima). Da metà libro la storia si fa piano piano più incerta fino a crollare nel finale. Penso che sia un pò un occasione persa per l'autore ma alla fine il libro si legge molto bene e in fretta.

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ai 40enni in crisi con il matrimonio....
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La vita è breve e il desiderio infinito 2011-07-25 14:30:25 Emma
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Opinione inserita da Emma    25 Luglio, 2011

libro vuoto e insulso

ho acquistato questo libro attratta dal titolo accattivante e dalla presentazione più che promettente. Non fate questo errore!
Il libro è un'insulsa storia dove il menàge à trois - con un tocco lesbo per non scontentare nessuno - si riduce ad un noioso palleggio fra Parigi e Londra, scritto in uno stile sciatto, con un narratore saputello che ti ripete l'ovvio, elenca vie e quartieri per dimostrare quanto sia introdotto nel bel mondo, ma tralscia l'essenziale.
I personaggi risultano vuoti nell'incomprensibile ostinazione con la quale si lasciano trascinare dagli eventi. La storia non ha capo nè coda. Il finale che vira nel new age è davvero il punto più basso.

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