La teoria delle nuvole
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Stéphane Audeguy è nato a Tours nel 1964. Insegna storia del cinema a Parigi. La teoria delle nuvole, pubblicato in Francia nel 2005 e tradotto in sedici paesi, è il suo primo romanzo, cui sono seguiti Fils unique (Gallimard, 2006, di prossima pubblicazione per Fazi Editore), candidato al Prix Goncourt 2007 e vincitore del Prix Deux Magots 2007; Petit éloge de la douceur (Gallimard, 2007); Les Monstres: si loin et si proches (Gallimard, 2007), e Nous autres (Gallimard, 2009). Con la La teoria delle nuvole ha vinto il Prix de l’Académie Française Maurice Genevoix 2005, il Grand prix du livre des dirigeants 2005, il Prix Mille Pages Littérature Française 2005, il Prix du Style 2005 e il Prix ciné-roman Carte noir 2006.
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L’importanza della quotidianità
Akira Kumo è un sarto giapponese la cui vita è avvolta dal mistero. Appassionato di meteorologia, vive a Parigi in una casa piena di libri. Un giorno rompendo gli schemi della sua solitudine decide di assumere una giovane bibliotecaria, per catalogare la sua immensa collezione. Attraverso il rapporto che s’instaura tra loro, scopriremo molti segreti di un soggetto tanto mutevole quanto affascinante. Ripercorreremo, tra finzione e realtà, le storie di quanti, negli ultimi due secoli, hanno studiato e catalogato minuziosamente le nuvole. Conosceremo Luke Howard, che all'inizio del XlX secolo ha per primo classificato e dato un nome alle nubi; il pittore inglese Carmichael, che si spinse fino a dipingere solo nuvole e a eliminare tutto il resto; lo scienziato Richard Abercrombie, che durante il giro del mondo per scoprire quante forme di nuvole ci sono, nota una similitudine con le varie forme del sesso femminile. Scopriremo come il meteo abbia influenzato numerose battaglie della storia, e anche quante nuvole ha creato l’uomo. Alla fine Akira ci farà partecipi del suo segreto. Perché è ossessionato dalle nuvole? Scopriremo l’importanza della quotidianità delle cose e del loro mutare esattamente come nuvole.