Narrativa straniera Romanzi La tempesta alla porta
 

La tempesta alla porta La tempesta alla porta

La tempesta alla porta

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di La tempesta alla porta, romanzo di Stefan Merrill Block edito da Neri Pozza. Per Frederick Merrill la lunga storia delle cose da lui pensate e fatte non è altro che una meravigliosa teoria di atti poetici e radiosi. Persino quella sera, la fatidica sera che gli ha permanentemente alterato gli anni che gli restano da vivere su questo pianeta, appartiene per lui alla più pura poesia. Annoiato dal grigiore e dall’ipocrisia di parenti e amici, si è allontanato da un insulso party in cui non restava altro che bere, indossando soltanto un impermeabile. Sulla Route 109 ha aperto l’impermeabile al passaggio di ogni singola automobile, per suscitare ilarità o qualche comica espressione di sdegno. Il giorno dopo si è ritrovato alla Mayflower Home, l’aristocratico ospedale psichiatrico dove sono rintanati i matti dell’alta società bostoniana.



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La tempesta alla porta 2012-09-25 20:04:15 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    25 Settembre, 2012
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Ciò che siamo...

Frederick è un uomo decisamente particolare, spiritoso, brillante ed affascinante affabulatore quando è in "buona", ma inquieto, debole di fronte alle responsabilità e alle delusioni della vita che affronta affogandosi nell'alcool e tenendo di conseguenza comportamenti di cui non andare certamente fiero. La sua famiglia sembra abituata a questi sbalzi di umore e di condotta sociale fino al giorno in cui Frederick, ubriaco manco a dirlo, decide di aprire l'impermeabile sulle sue nudità davanti alle auto di passaggio. La polizia lo arresta ma i familiari, stanchi dei suoi eccessi, decidono che forse più che il carcere un breve periodo in una casa di cura per malati di mente possa aiutarlo a fare ordine nella sua testa. Aiutarlo o punirlo ? E' quanto si chiede tormentandosi la moglie Katharine.
Questa è la storia dei nonni dell'autore che attraverso una meticolosa ricerca ha in parte ricostruito e in parte dedotto la vita del nonno Frederick , per il quale il soggiorno nella casa di cura Mayflower , che ospitava personaggi illustri nei loro momenti di follia , non sarà breve . In questo periodo assistiamo ai dubbi e ai sensi di colpa che assalgono Katharine e viviamo con Frederick in un luogo dove un presuntuoso direttore fa a pezzi l'anima di uomini confusi in cerca di conferme alle sue fredde tesi prive di umana comprensione, invece di aiutarli a trovare le risposte che possano condurli fuori dal tunnel. Vivremo momenti folli, altri toccanti tra personaggi rapiti ognuno da una sua personale realtà. Frederick probabilmente non è pazzo, non nell'accezione comune del termine, riesce, nonostante le sofferenze a tirare fuori quanto di straordinario ha la sua umanità , seppur lacerata da debolezze e difetti, e a tornare a casa. L'autore attraverso la storia dei nonni si interroga sul loro rapporto, sulla sua eredità , sul senso di quello che ci viene lasciato e su come l'amore a volte può davvero sbagliare aspettandosi troppo dalle persone o giudicando di aver avuto troppo poco. In fondo siamo viandanti entusiasti ed avventati nel viaggio della vita , quello durante il quale , a volte la tempesta bussa alla porta , e accettare accanto chi ci ama in modo imperfetto è il primo atto di coraggio per affrontarla perchè siamo a nostra volta imperfetti e l'amore tra due persone è fatto anche di errori e di sconfitte. Bellissima la domanda che si pone Merrill : " Ancora non so se quello che in noi divampa e si spegne sia una malattia o semplicemente ciò che siamo..."

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