Narrativa straniera Romanzi La piccola dea della fertilità
 

La piccola dea della fertilità La piccola dea della fertilità

La piccola dea della fertilità

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La trama e le recensioni di La piccola dea della fertilità, romanzo di Paul Mesa edito da Sperling & Kupfer. Bianca ha ventisei anni ed è alta solo un metro e quarantanove, ma è grande abbastanza da desiderare il grande Amore. Lavora come femme de chambre in un albergo tedesco e vuole assolutamente un bambino. Se i tuoi genitori muoiono senza che tu abbia dato loro un nipotino, non arriveranno mai in paradiso e tu sarai sfortunata: così le diceva sempre la mamma, che era portoghese. Bica non è particolarmente convinta di questa teoria, ma per non sbagliare comincia a bucare tutti i preservativi che trova in albergo. Non si sa mai. La mamma di Bica faceva anche il miglior caffè del mondo, ed è morta da tredici giorni. Ma allora perché sta seduta sul divano rosso accanto a Bica, offrendole i suoi consigli per la felicità?

Paul Mesa è nato nel 1967 a Saarbrücken, in Germania. Ha lavorato come copy, inventandosi la campagna pubblicitaria del frigorifero più caro del mondo, prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Vive tra la Foresta Nera e l'Alsazia. La piccola dea della fertilità è il suo primo romanzo, molto apprezzato in Germania.



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La piccola dea della fertilità 2014-08-24 08:37:43 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    24 Agosto, 2014
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Tutto concentrato in un 1,49 m

Ho deciso di leggere questo libro perchè incuriosita dal titolo, mi faceva venire in mente i ricordi delle medie quando studiando l'America Centrale si parlava di queste statuette della fertilità, piccole, molto formose, portatrici appunto di fertilità per la donne che ne avevano bisogno.

Quindi inizio la lettura e mi trova davanti Bianca, chiamata Bica, alta 1,49 e soprannominata così perchè in portoghese la Bica è un caffè molto ristretto. Le origini della protagonista infatti sono portoghesi pur vivendo in Germania.

Bica sta affrontando un periodo molto particolare della sua vita; ha appena perso sua madre ed è consapevole che la tradizione portoghese prevede che: "quando ti muoiono i genitori, devono arrivare dei figli a sostituirli, altrimenti i genitori non vanno in paradiso".

Il romanzo è diviso in due parti che si alternano fra loro, la prima vede Bica impegnata nella "caccia" dell'amore e la seconda sempre Bica però alla riscoperta del suo passato ed alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto.
Fra reale e meno, tanto da indurmi a non terminarlo ma poi la tenacia me l'ha fatto finire, vi troverete a simpatizzare per Bica che non sempre agisce con razionalità.

Una delle particolarità dello scrittore è quella che ad oggi personaggio abbina l'altezza ma soprattutto il modo in cui preferisce bere il caffè. Dimmi come lo bevi e ti dirò chi sei!

Buona lettura!

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La piccola dea della fertilità 2013-05-25 09:53:25 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    25 Mag, 2013
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- BICA - IN PORTOGHESE CAFFE' MOLTO RISTRETTO!

Esordio letterario per questo autore tedesco, che ama i sapori e gli odori del Portogallo, ne ama la lingua, anche se non la parla.
Durante un breve soggiorno a Lisbona, Mesa, ha avuto l’ispirazione per scrivere il suo romanzo, non per nulla la protagonista è Bianca, cameriera ai piani in un albergo in Germania, di origine portoghese, soprannominata Bica dalla madre in quanto è alta 1 metro e 49, e Bica in portoghese significa “caffè molto ristretto”!
Cosa dire di questo libro…. Il modo di scrivere e di dare corpo ai personaggi è molto particolare, a tratti surreale, il risultato è un romanzo alquanto originale, piacevole, intriso di nostalgia e tristezza, forse caratteristica del popolo portoghese.
Il personaggio di spicco è quelli di Bica, che è anche voce narrante.
Giovane donna cresciuta senza un padre, ha subito le scelte della madre per tutta la vita, inerenti all’ennesimo surrogato di padre con cui si ritrova a convivere, per poi da un giorno all’altro fuggire e ricominciare la vita in un altro luogo, con un altro compagno della mamma….
Giovane donna in cerca dell’amore, quello vero, che pensa di trovare tra le braccia del borghese del posto, sposato, che ovviamente non ha nessun desiderio di lasciare la moglie per Bica.
Da qui, la mia riflessione sul sapore dolce e amaro del libro, la dolcezza dell’animo di Bianca si scontra con l’amaro della vita, che le riserva altre brutte sorprese, tra cui la grave malattia della madre e la morte.
Bica si scontrerà con questa dura realtà, con il fatto di essere sola, di avere molte domande ancora alle quali non ha risposta… La sua “fibra” è forte la giovane non si lascia sopraffare dagli eventi, ma alla fine arriverà a dominarli, in modo sorprendente ed originale.
Bica diventerà una donna consapevole di sé stessa, della propria forza del mondo che la circonda e delle persone che la amano.
Leggo quindi un percorso di riscatto anche sociale, di non arrendersi a determinati “clichè”…
La cameriera di umili origini, non è uno stereotipo di persona poco colta, obbligata a scendere a compromessi, senza sensibilità e iniziativa, rassegnata a vivere apaticamente la propria condizione familiare e sentimentale.
Il personaggio di Bica, non può nel lettore non ispirare tenerezza, anche se a momenti si rimane confusi dai ragionamenti ed azioni della giovane, ma proprio questa è l’originalità della storia…
Originale l’autore anche nel momento in cui presenta un nuovo personaggio , specificandone l’altezza e le preferenze riguardo al tipo di caffè che gusta…

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Consigliato a chi desidera leggere qualche cosa di originale, con note di nostalgia, tenerezza, ed anche un pò di stranezza...
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