La parte migliore degli uomini
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La parte migliore degli uomini
Ho scoperto questo libro grazie ad una recensione su un quotidiano e mi ha subito incuriosito. E' l'opera prima di uno scrittore francese ( francese anche nello stile), e racconta molto realisticamente gli anni della "nuova malattia" l'Aids, e di come abbia cambiato le prospettive di vita e di pensiero nella comunità gay e non solo. La cosa interessante è che l'Io narrante è una donna, giornalista ed etero, che frequenta i protagonisti in veste di amica e confidente nonché amante di uno di loro. In questa storia corale, raccontando gli anni '80 e buona parte dei '90 si riconoscono i germi di ciò che verrà dopo, gli anni '00, la loro politica e la società (...In prospettiva mi rendo conto che proprio in quegli anni il denaro stava diventando un valore sociale democratico, e che la Borsa, l'apparenza, il look.......si mostravano in piena luce come una smorfia sulla faccia dell'intero pianeta). Il capitolo più bello ed intenso è l'ultimo, non a caso intitolato come il libro, in cui si tirano le somme e si capisce come l'autore abbia portato il lettore a spasso per mano nelle vite politiche, private ed intellettuali dei protagonisti di quegli anni.
E' un libri bello e triste nel quale si ritrova chi quegli anni li ha vissuti ma è anche una scoperta per chi è venuto dopo.