La libreria dove tutto è possibile
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Un ritorno poetico
La protagonista de La libreria dove tutto è possibile è Loveday Cardew, che lavora in una piccola, quanto fascinosa, libreria di New York. E’ una giovane donna, che confessa di amare più i libri che le persone . Si comprende sin dall’inizio di come sia una donna ferita, con profonde e sofferte lacerazioni nell’animo. Attraverso i libri vive le emozioni dei protagonisti dei libri: la solitudine di Anna Karenina, le passioni di Cime tempestose. Il suo datore di lavoro, Archie, è piuttosto un gioviale padre che un capo. Un giorno il ritrovo di un vecchio libro di poesie la mette in contatto con Nathan, un bel poeta dagli occhi azzurri. Tra i due nasce un sentimento, ma Loreday non è sicura. E poi cosa sono quei continui enigmatici messaggi che continua a ricevere? Un ritorno da un passato, che diventa un presente, che non vuole lasciarla andare, cercando in tutti i modi di proteggerla?
Un finale con un po’ di amaro, ma nel complesso una lettura piacevole ed interessante, una prosa vivace, che non annoia mai. Un’ambientazione ad alto tasso di fascino per gli amanti dei libri. Un tema di sottofondo, quello della violenza domestica, trattato con particolare cautela, con prudenza ed accorgimento, con rispetto assoluto che fa di questo testo una lettura pregnante.