La grande foresta
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In attesa di ritornare laggiù
“Poi si trovò nella grande foresta, non solo ma solitario; la solitudine lo circondava da vicino, col verde dell'estate. La foresta non cambiava e, senza tempo com'era, non sarebbe cambiata, non più di quanto avrebbero fatto il verde dell'estate e il fuoco e la pioggia d'autunno e il freddo duro come il ferro e a volte perfino la neve”.
“La grande foresta” è una serie di racconti con però sempre al centro lei, la foresta. I protagonisti non cambiano ma si evolvono, crescono e invecchiano, ma sullo sfondo resta sempre lei e quei quindici giorni all'anno in cui possono tornare a cacciare.
“Non tornò con loro, infatti. Tornò soltanto il ragazzo, tornò solo e solitario alla familiare zona abitata, a occuparsi per undici mesi delle faccende infantili dei conigli e di cose del genere in attesa di ritornare laggiù”.
Faulkner con uno stile intenso, suggestivo e tangibile porta il lettore a caccia con i suoi protagonisti. La caccia e la foresta non sono solo una “palestra”, sono un vero banco di prova che permette di diventare uomini, di lasciarsi dietro la città e la fanciullezza e in quelle due settimane di riscoprire se stessi.
Un viaggio nel tempo, un racconto dopo l'altro cambiano i volti, aumentano i segni, ma la passione resta la stessa. Pur non essendo un'amante della caccia sono comunque riuscita ad apprezzare questo libro. Faulkner va oltre e accompagna il lettore in un viaggio di suoni, odori e ferocia che solo la foresta può trasmettere.
Intenso, profondo e non di cattivo gusto!
Buona lettura