La grande amica
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Il contrappasso
Breve storia di due giovani donne che si conoscono un’estate. Una delle due è una santarellina, l’altra molto più navigata. La prima prova un’ammirazione profonda per la seconda, che, in quest’estate irlandese, le fa scoprire tanti aspetti della vita a lei prima sconosciuti, permettendole di fare le esperienze nuove ed emozionanti in cui è normale che una ragazzina prima o poi si imbatta. Ma fin dalle prime righe percepisci che accadrà un fatto che altererà questo equilibrio e questa amicizia. Un tradimento, una delusione, una ferita. L’autrice è splendida ad indagare i rapporti umani ed a restituircene tutte le sfumature. Legge ed analizza i sentimenti in un modo davvero unico. La storia si conclude con un contrappasso, che non ti aspetti e ti lascia sul viso un sorriso un po’ di sfida. Perché il mondo è molto piccolo e fatto di coincidenze. Ed i rapporti sono spesso fatti anche di veleno.
Indicazioni utili
Si può essere amiche?
Miriam, 55 anni, esperta informatica, vive ormai sola. Il padre 95enne è scomparso da poco, i suoi due fratelloni hanno imparato a volare da tempo e si sono fatti una nuova famiglia, com'è nella logica delle cose. Molti anni prima anche sua madre è scomparsa; era sopravvissuta ad un ictus e in quel momento al suo fianco ha avuto proprio lei, Miriam che imparò ad accudirla fino alla fine. All'epoca, dell'ictus materno, aveva sedici anni e per quelle tragiche circostanze del destino, dalla sera alla mattina, aveva imparato che nella vita i ruoli si ribaltano, niente è scontato, così a sedici anni ti ritrovi a fare tu da madre a tua mamma e non è facile. In quella gioiosa e tragica estate del 1973 Miriam pensava ad altro, il padre , visto che in famiglia servivano soldi, l'aveva mandata a lavorare in un albergo in uno di quei paesini turistici irlandesi sulla costa. In questo luogo di svaghi, di pub aperti fino all'alba con musica dal vivo e tanti ragazzi, Miriam conobbe Marie Thèrèse, una ragazza bellissima ed affascinante con la quale divise la camera d'albergo e il lavoro in sala. Le due ragazze diventeranno subito inseparabili. Merie Thèrèse sarà un'amica di quelle che ti insegnano a volare, ti insegnano a scegliere l'abito adatto e a vestire secondo la moda, ti mettono in guardia dalle fregature. Volare è prendere in affitto una Fiat 500 italiana, di quelle che se non sai cos'è la doppietta, non vai da nessuna parte. Volare a sedici anni è raccogliere uno zaino e i soldi delle mance ed approfittare di due giorni di ferie per partire all'avventura, senza una meta precisa. Volare è percorrere i villaggi della verde Irlanda, fare shopping e parlare di ragazzi, di quelli belli e affascinanti come Tony che alla fine ti spezzeranno il cuore. L'ultimo romanzo di Catherine Dunne è tanto breve quanto intenso ,lascia dentro il sapore delle ciliegie che si vedono in copertina, ma bisogna stare attente al seme che è sempre molto duro, come spesso si rivela la Vita.
Ancora un viaggio alla scoperta della "Metà di niente" che non deluderà né le lettrici né i lettori.