La femmina della specie
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Il diavolo è femmina
Nove racconti, nove storie.
Donne, ragazze e perfino bambine. Femmine. Femmine assassine, violente, ribelli o desiderose di cambiare la loro vita con il sangue, guidate dalla paura, dalla compassione o dal puro e semplice divertimento.
Come la mantide religiosa che divora il maschio quando non le serve più, tutte queste femmine diventano mantidi, diventano Satana.
Good people make bad things or bad people make bad things? Non si sa. Buoni e cattivi assoluti non esistono e il male che si insinua in esse può essere rimasto sopito per troppo tempo e risvegliatosi all'improvviso, può essere innato o momentaneo.
E'il secondo libro che leggo di quest'autrice, e non credo che ne leggerò altri.
C'è da dire che però la Oates ci sa fare con tutte queste cose sanguinolente e macabre, perchè in me hanno suscitato l'effetto probabilmente desiderato: orrore e disgusto.
Tutte queste storie, molto surreali e forzate a mio parere, mi hanno veramente impressionata: l'effetto splatter è assicurato e l'intero romanzo è carico di vera emotività, per quanto un po'assurde e paradossali siano le vicende.
Peccato che il tutto sia guastato da pessimi difetti stilistici: narrazione letteralmente "attaccata" a monologhi, pensieri e discorsi diretti privi di virgolette che creano un po'di confusione, gesti compiuti a caso dai personaggi senza un'esplicita (e desiderata) motivazione, troppi particolari e dettagli non approfonditi.
Alcuni racconti addirittura sembrano favolette scritte lì senza un'apparente ragione, che non c'entrano nulla con il genere a cui il romanzo è associato.
Chi vuole qualche bella storia forte, piena di colpi di scena e fuori dall'ordinaria monotonia, se lo legga.
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