Narrativa straniera Romanzi La donna da mangiare
 

La donna da mangiare La donna da mangiare

La donna da mangiare

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Marian è una ragazza ben educata e istruita, vive negli anni Sessanta a Toronto, ed è fidanzata con Peter, un promettente avvocato. Lavora in un'azienda che si occupa di ricerche di mercato, dove i posti di responsabilità sono tutti ricoperti da uomini. Ambiziosa, ma anche desiderosa di essere normale, Marian decide di assecondare le richieste del suo fidanzato e della società e attende fiduciosa il matrimonio, che pensa le conferirà un ruolo. La svolta inattesa giunge quando incontra Duncan, un dottorando in Letteratura inglese che ignora le regole ed è profondamente determinato, a differenza di Marian, a esprimere la propria individualità. La ribellione parte dal corpo della ragazza, che inizia a rifiutare il cibo: prima la carne, poi le uova, infine le verdure, finché la sua personalità, tenuta così a lungo a freno, esplode in una serie di comportamenti inappropriati e sovversivi, modificando per sempre la sua rassicurante, stabile routine. "La donna da mangiare" è il primo romanzo di Margaret Atwood e contiene già tutti i temi delle sue opere successive, presentandola come un'osservatrice consumata delle ironie e delle assurdità generate dal conformismo.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La donna da mangiare 2020-12-01 23:15:21 68
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
68 Opinione inserita da 68    02 Dicembre, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quale destino?

Il primo romanzo di Margaret Atwood, edito nel 1969 ( scritto e rifiutato dalle case editrici quattro anni prima ), e' una rappresentazione di un universo femminile indefinito, soggiogato da una società convenzionale, oppressiva, maschilista che la protagonista subisce inconsapevolmente, tormentata da un' accettazione autoimposta che dia un senso al reale e dal desiderio di seguire le proprie inclinazioni.
IL 1969 fu il periodo della nascita del movimento femminista nel Nord America, a cui il romanzo viene ricondotto per temi e contenuti, ma l' autrice nella postfazione ci ricorda che fu scritto nel 1965 e lo considera un testo protofemminista, non avendo lei ...” alcun dono di chiaroveggenza “....
Di certo i temi trattati riguardano la marginalità di un mondo femminile con poche possibilità di eludere un limbo di inutilità e indifferenza relegato a una carriera senza prospettive o al matrimonio.
In tale contesto la progressiva rinuncia al cibo da parte della protagonista, quel " cannibalismo simbolico " che all'epoca attrasse la curiosità della Atwood, si carica di significati.
Miriam vivra' tra realta' e desiderio, apparenza ed essenza, amore e tolleranza, frustrazione e rigetto, circondata da amicizie in via di definizione, un cortocircuito pericoloso e autodistruttivo, imbrigliata nell' ovvio ma con un' indefinita volontà di fuga, crisi di panico, il progressivo rigetto del cibo, inseguendo una collocazione nel mondo.
L' impiego poco gratificante in una multinazionale impegnata in sondaggi pubblicitari da girare al mercato, una formazione scolastica incentrata su altro, cominciano a insinuare in lei un' idea di inutilità, ricercando se' stessa nella vaga speranza di un senso.
È in balia di un fidanzato, Peter, obbrobriosamente convenzionale, uno da villetta e letto a due piazze, programmato per imbrigliarne la liberta' nei confini asettici di un legame che sopravvive ..., sulla superficie in cui galleggiano “..., una relazione oppressiva e insignificante che lei si sforza di mostrare perfetta in una bolla illusoria di amore e convenzionalità.
E poi c'è lui, Duncan, dottorando in letteratura, comparso per caso, indifferente alle cose, diverso, stravagante, anticonvenzionale, allergico agli individui e al superfluo, un giovane che vive alla giornata, insinuandole il dubbio su identità e cambiamento, anche se parrebbe solo un diversivo e una boccata di ossigeno al cospetto di un mondo che continua a richiamarla all' ordine prestabilito e al proprio senso di responsabilità.
Quante domande inevase, sulla propria e altrui identità, un desiderio di fuga che parrebbe riferibile all'es, ma il cambiamento fa breccia nell' io e il percepito pare diverso.
È realmente cambiata dentro, vittima o carnefice all' interno del proprio universo relazionale, quali soluzioni futuribili oltre una liberazione apparente dal proprio male di vivere?
Il futuro riserverà poche gratificazioni all' universo femminile, come sottolinea l' autrice stessa, il romanzo muove i primi passi nel mondo letterario della Atwood, e lo fa in modo piuttosto scomodo. Miriam è ancora una donna in divenire, confusa su quello che sara', non sa come muoversi e il testo dà la sensazione di essere costruito per esprimere un' idea chiara all’autrice, non altrettanto armonico nella rappresentazione e nello sviluppo dei fatti, ne' nella somma delle sensazioni esternate.
I personaggi vivono realtà separate, quasi rappresentassero altro, o solo se' stessi, piccole porzioni di un mondo interiore ed esteriore letterariamente ancora piuttosto acerbo e spezzettato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera