Narrativa straniera Romanzi La donna che non poteva essere qui
 

La donna che non poteva essere qui La donna che non poteva essere qui

La donna che non poteva essere qui

Letteratura straniera

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Juliette pensava di sfondare a Broadway, ma ha deciso di tornare a Parigi. Sam è un pediatra distrutto dal suicidio della moglie. Si incontrano per caso e, per orgoglio, lei finge di essere avvocato, lui felicemente sposato. Nonostante questo, è il colpo di fulmine. Dopo un weekend di folle passione, Juliette decide comunque di tenere fede ai suoi propositi e di partire. Lui corre all'aeroporto per dirle la verità e supplicarla di restare, ma arriva tardi. E, pochi istanti dopo il decollo, l'aereo esplode in volo. Sam è annientato: ha perso per la seconda volta la donna che ama. Fine di una bella storia? No, è solo l'inizio, come scopre lui stesso quando viene avvicinato da una poliziotta dall'aria piuttosto strana.



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La donna che non poteva essere qui 2013-11-12 17:18:31 SunshineAle
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SunshineAle Opinione inserita da SunshineAle    12 Novembre, 2013
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Solo da leggere...per credere e per scoprire!

A mio parere uno dei libri più belli di Musso. Come gli amanti di questo scrittore avranno capito da tempo, oltre a catapultarti in un mondo parallelo, formato da angeli e creature fantasiose (vedi “la ragazza di carta” ) possiede l’innata capacità di estraniarti dal mondo. Mi basta prendere uno dei suoi romanzi tra le mani per trovarmi a vagare con la mente in un’altra dimensione. Dalle prime pagine sa catturare la tua attenzione proponendoti delle scene di vita quotidiana in cui puoi facilmente rispecchiarti, per poi staccarti completamente dalla realtà con situazioni paradossali! A prova di quello che voglio dirvi, proprio in questo romanzo, inizia parlando di due persone comunissime sia dal punto di vista lavorativo che personale. Lei, Juliette, giovane francese arrivata a New York con il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo. Lui, Sam, pediatra che si dedica anima e corpo alla sua professione dopo essere stato colpito da una grave tragedia famigliare. Si troveranno a conoscersi in un momento particolare delle loro vite, e si butteranno a capofitto in una storia a prova di destino! Le parti dedicate a Jodie mi hanno lasciata letteralmente con il fiato sospeso.. E Grace costello? inizialmente l’ho odiata, un personaggio scomodo è dire poco! ma poi? È davvero quella che sembra?... Che dire, leggere per credere e per scoprire!

PS: vogliamo parlare dell'abitudine di inserire all'inizio di ogni capitolo una citazione che spieghi in due parole il seguito? pane per i miei denti!

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La donna che non poteva essere qui 2013-05-02 03:31:40 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    02 Mag, 2013
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Elpi-logo n. 9

Musso ha un debole per le categorie kantiane della conoscenza: il tempo e lo spazio.
Quanto al tempo, inteso come dimensione elastica, flessibile, reversibile, è il re indiscusso di opere come “Chi ama torna sempre indietro” o “L’uomo che credeva di non avere più tempo”.
Ne “La donna che non poteva essere qui”, l’autore privilegia l’altro asse del suo personale sistema cartesiano: quello dello spazio. Pur non trascurando, come sempre, la dimensione “tempo”.
Ancora un amore viscerale: quello tra Juliette, che pensava di sfondare a Broadway, e Sam, un pediatra annientato dal suicidio della moglie. Si incontrano nella ville lumière e Parigi è teatro del loro colpo di fulmine. Si mentono per orgoglio: lei finge di essere avvocato, lui si dichiara felicemente sposato. Dopo la passione, Juliette decide comunque di ripartire. Sam la insegue all'aeroporto per chiederle di restare. Troppo tardi: l’aereo decolla e … esplode in volo. Ma la storia non finisce qui: Sam viene avvicinato da una poliziotta … e ci inoltriamo in un altro romanzo di Musso.
Inverosimile? Sorprendente?
Impossibile? Improbabile?
A volte, la vita lo è ancor di più.
Che sia un esercizio mentale, un affronto alla fantasia, una provocazione letteraria … io ci sto. Queste sfide mi piacciono. Come mi piacciono le favole. Che siano per i bimbi o per gli adulti. Cosa importa?

Bruno Elpis

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Kant. E a chi non l'ha letto.
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La donna che non poteva essere qui 2011-11-21 07:06:36 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    21 Novembre, 2011
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Sliding doors

Juliette e Sam si incontrano per caso ed è il colpo di fulmine. Un colpo del destino, l’esplosione di un aereo in fase di decollo, sembra separarli. Ma…”un colpo di Guillaume Musso”, che, fra tutti e tre, è sempre quello veramente “da maestro”, li ricongiunge, complice una poliziotta, che ha un legame speciale con Sam, di cui neppure Sam è a conoscenza. E tutto lo svolgersi di questo romanzo è deciso da quei pochi secondi o frazioni di secondo, che, come nel film “Sliding doors”, possono far cambiare e di tanto, il corso degli eventi. Storia irreale, come tutti i romanzi di questo scrittore, ma… sarà per il suo stile, veramente unico,...sarà per il desiderio da parte del lettore di scoprire quanto lui si spinge nell’impossibile… come sempre leggo i suoi romanzi d’un fiato e ci rimango incollata, tifando ovviamente per i protagonisti. Non è sul podio dei suoi più bei libri, ma è senz’altro una lettura piacevole e consigliata.

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La donna che non poteva essere qui 2009-01-03 14:23:19 scais
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scais Opinione inserita da scais    03 Gennaio, 2009
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un harmony venduto per romanzo

Questo è uno di quei libri dai quali vieni ingannata (a me qualche volta è successo), lo compri e poi ti penti di averci speso soldi.
Si tratta di un romanzo assolutamente Banale, con poco spessore... scialbo.
Io lo sconsiglio a chi ha provato a leggere un Harmony ed ha giurato: MAI PIU'!

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